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Come una fila di camion lunga da Forlì a Cesena: tanti sono i camionisti della class action

Se venissero messi tutti in fila sarebbe una lunga fila di camion che unisce Forlì e Cesena, lungo la Via Emilia. Questa, se proviamo a rappresentarla, l'immagine più efficace per visualizzare la class action

Se venissero messi tutti in fila sarebbe una lunga fila di camion che unisce Forlì e Cesena, lungo la Via Emilia. Questa, se proviamo a rappresentarla, l'immagine più efficace per visualizzare il successo della class action promossa da CNA Fita contro la lobby dei costruttori di camion. Sono oltre 1.000 i camion inseriti nell'azione collettiva risarcitoria, per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro. Se li mettessimo in fila, svilupperebbero una colonna di oltre 17 km, tale da congiungere le due città capoluogo della nostra provincia. Una massa critica che pesa in totale 25.000 tonnellate.

Questo il bilancio dell’attività di raccolta dati per l’azione risarcitoria collettiva nei confronti del cartello delle case costruttrici di autocarri promossa da CNA Fita Forlì-Cesena, a cui è possibile aderire ancora solo per pochi giorni, fino al 31 gennaio 2017. Si tratta, perlopiù, di tantissimi artigiani autotrasportatori ma hanno aderito anche molte imprese strutturate, provenienti anche al di fuori del mondo dell’autotrasporto. Imprese che operano nell’ambito dell’edilizia e dell’impiantistica che, nel periodo di vigenza del cartello, hanno acquistato gli autocarri.

Ricorda un comunicato di Cna: “Ricordiamo che le principali case produttrici di autocarri hanno fatto “cartello”, concordando ingiustamente un aumento dei prezzi ai danni dei loro clienti finali. Si tratta di DAF, Mercedes, Iveco, MAN, Volvo, Renault Truck e Scania. CNA Fita si è attivata tempestivamente per promuovere un’azione legale collettiva al fine di far risarcire tutti gli associati coinvolti, con la campagna “Insieme per una giusta causa”. Sono interessati tutti coloro che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine un camion di medie o grandi dimensioni (oltre le 6 tonnellate), immatricolato tra il 1997 e il 2011. Il risarcimento si aggira intorno al 20% del prezzo del camion. I vantaggi di una azione collettiva sono che essa permette di ridurre i costi e di proteggere i singoli da eventuali comportamenti ritorsivi da parte delle potenti imprese responsabili dell’illecito. Il meccanismo è quello della class action. Inoltre, non occorre anticipare spese legali”.

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