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Economia

Cna Impresa Donna, Elena Balsamini confermata alla presidenza

Il gruppo di presidenza è composto da Roberta Alessandri, Maria Letizia Antoniacci, Manuela Camprini, Alessandra Catania, Silvia Cavina, Meris Giardini, Laura Grilli, Rosanna Maroni, Annalisa Raduano, Lucia Salaroli, Monica Sartini, Paola Scalzotto e Paola Sansoni

Elena Balsamini è stata confermata alla guida di Cna Impresa Donna. Il gruppo di presidenza è composto da Roberta Alessandri, Maria Letizia Antoniacci, Manuela Camprini, Alessandra Catania, Silvia Cavina, Meris Giardini, Laura Grilli, Rosanna Maroni, Annalisa Raduano, Lucia Salaroli, Monica Sartini, Paola Scalzotto e Paola Sansoni. Forlivese, Balsamini è titolare dell’azienda "Il Guado" che opera nel settore dell’artistico, è in Cna dal 1996. E’ componente la presidenza di Cna Forlì città e della direzione provinciale.

"L’Italia è il paese europeo - ha affermato la presidente Balsamini - con il più alto numero di lavoratrici indipendenti insieme al Regno Unito. Dai dati Eurostat, riferiti al terzo trimestre 2016, emerge infatti che nella popolazione di età lavorativa compresa tra i 15 e i 64 anni del nostro Paese, le lavoratrici indipendenti sono 1,4 milioni, corrispondente al 30,9% dell’intera occupazione indipendente. Cna Forlì-Cesena esprime 2.820 imprenditrici. Orgoglio, dunque, ma anche concretezza e occhi aperti; fare oggi in Italia qualunque attività di impresa è complicato, ma se sei donna allora è sicuramente ogni giorno una corsa ad ostacoli".

Tutte le lavoratrici indipendenti pagano ogni giorno un welfare che troppe volte non aiuta affatto a conciliare lavoro e famiglia. "Pagano soprattutto - prosegue Balsamini - una cultura del lavoro che non si è ancora completamente liberata da un’idea primitiva che vede il lavoro di impresa come roba da uomini. Un esempio? Lo abbiamo denunciato tante volte: il credito per un’ impresa il cui titolare è donna costa sempre di più. Non va bene, sono muri “culturali” da abbattere. Cna Impresa Donna si impegnerà a fondo ogni giorno fino a quando non arriveremo, anche in questo campo, ad una parità piena e non a passo ridotto”.

Tanta fiducia nell’imprenditoria femminile, è giustificata? Da una ricerca emerge che una maggiore presenza femminile nei processi decisionali, porterebbe a maggiori performance aziendali e a una riduzione del rischio di default. In questo senso, il talento femminile ha dimostrato di rappresentare un fattore di efficienza economica.

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