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Collina forlivese, Cna: "Puntare sulla rigenerazione urbana"

Il progetto CNA vuole essere un contributo di peso per trovare uno sbocco positivo alla crisi che ha investito il settore delle costruzioni, contribuendo in maniera concreta al suo rilancio.

Il 40% delle emissioni di CO2 proviene dall’edilizia. Gli immobili più dispersivi sono quelli costruiti nel secondo dopoguerra. Ma gli edifici più degradati sono occupati da famiglie a basso reddito che hanno necessità di essere supportate economicamente per sostenere l’onere di un intervento di ristrutturazione. Occorre dunque intervenire con progetti innovativi sia sul piano tecnico che finanziario.

Da queste considerazioni nasce il progetto CNA dedicato alla rigenerazione urbana, approfondito nel corso dell’Assemblea annuale di CNA Colline forlivesi, svoltasi martedì al Salone del Consiglio Comunale di Predappio. Sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Spagnoli, vicesindaco di Predappio; Luigi Pieraccini, sindaco di Castrocaro Terme Terra del Sole; Mauro Turchi, presidente CNA Castrocaro-Predappio; Gabriele Di Bonaventura, responsabile CNA Costruzioni Forlì-Cesena; Tecla Mambelli, caposettore Urbanistica comune di Bertinoro; Franco Napolitano, direttore generale CNA Forlì-Cesena.

Il progetto CNA vuole essere un contributo di peso per trovare uno sbocco positivo alla crisi che ha investito il settore delle costruzioni, contribuendo in maniera concreta al suo rilancio. Un progetto che ha un altro pregio: anziché prevedere il consumo di nuovo territorio punta a rigenerare il patrimonio edilizio invecchiato, sia esso residenziale, produttivo o alberghiero. Scopo della partecipata Assemblea: far conoscere il progetto e approfondire il confronto con le Amministrazioni locali, che hanno manifestato a più riprese il proprio interesse e recepito alcune delle proposte di CNA.

Ci sono, peraltro, quattro motivi per essere ottimisti. Innanzitutto, è possibile contare sulle agevolazioni fiscali del 50% (ex 36%) o del 55%. Inoltre le banche possono giocare un ruolo strategico, con prodotti finanziari ad hoc. È poi possibile, da parte delle Amministrazioni locali, valorizzare gli immobili coinvolti concedendo incrementi volumetrici. La fattibilità del progetto può essere immediata, utilizzando gli attuali strumenti urbanistici e la normativa vigente sul partenariato fra Enti locali e privati. Ricordiamo infine che un’operazione come questa porta a far crescere il valore degli immobili, oltre che a migliorare il contesto urbano, in un processo per cui la città viene ridisegnata con standard urbanistici superiori.

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