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Commercio, edilizia e manifatturiero: calano le imprese

Al 31 dicembre scorso le imprese registrate alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena sono risultate 44.775, delle quali 40.448 attive

Sono disponibili sul sito camerale i dati 2011 relativi alle attività economiche provinciali. Nel “Quaderno di statistica – Attività Economiche” si riporta la situazione strutturale di tutti i settori produttivi della provincia. Le informazioni raccolte, classificate per territorio, attività svolta, natura giuridica e classe dimensionale, si riferiscono alle imprese, alle unità locali, agli artigiani e agli imprenditori iscritti nel Registro delle Imprese.

“La Camera di Commercio di Forlì-Cesena - commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena - continua l’aggiornamento delle pubblicazioni della serie “Quaderni di Statistica” con la divulgazione della monografia “Attività Economiche 2011” che rappresenta un riferimento informativo fondamentale per descrivere il sistema economico-produttivo del territorio provinciale nelle sue caratteristiche e nelle sue dinamiche”.

Al 31 dicembre scorso le imprese registrate alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena sono risultate 44.775, delle quali 40.448 attive. Nel corso dell’anno si sono iscritte 2.577 imprese e ne sono cessate 2.497 (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio); il saldo è pertanto positivo (+80 unità). Il dato segnala un certo peggioramento rispetto al 2010, quando si era registrato un saldo positivo pari a +103.

Le imprese attive hanno fatto rilevare una lieve flessione dello 0,2% rispetto al 2010, a fronte di una stabilità regionale e di un –0,1% a livello nazionale. Le variazioni calcolate al netto del settore agricolo mostrano, per tutti i livelli territoriali, una moderata crescita dello 0,4%. Secondo le analisi che seguono, che escludono il settore agricolo in quanto caratterizzato da dinamiche e specificità particolari, le imprese attive in provincia di Forlì-Cesena, al 31 dicembre scorso, risultano 32.407.

Fra i settori maggiormente rilevanti, quanto a numerosità delle imprese attive, si riscontra una moderata flessione del commercio (-0,3%) che costituisce il 26,9% delle imprese attive della provincia (al netto dell’agricoltura). Risultano in calo anche le costruzioni (-0,4%), che rappresentano il 20,7%. Continua anche il trend negativo del settore manifatturiero (-0,8%); la sua incidenza è del 12,3%.

Seguono per incidenza i settori “alloggio e ristorazione” (8,3% sul totale), in crescita dell’1,1%; le attività immobiliari (incidenza del 7,9%), anch’esse con una crescita dell’1,1%; “altre attività di servizi” (incidenza del 5,5%), col +1,8%; “trasporti e magazzinaggio” (incidenza del 5%), che continua nel suo trend di diminuzione (-1,2%). Prosegue, infine, il calo delle imprese agricole, con un tasso del -2,8% rispetto al 2010 (-2,2% in Emilia-Romagna e -2,6% per l’Italia).

Passando all’analisi delle forme giuridiche delle imprese attive (escludendo le imprese agricole), continua la crescita delle società di capitale: in provincia nel 2011 hanno registrato un aumento del 2,3%. Questa forma giuridica rappresenta il 17,7% delle imprese attive non agricole provinciali. L’aumento provinciale è risultato maggiore di quello regionale (+2,1%) ma minore di quello nazionale (+2,6%). L’incidenza provinciale di questa forma giuridica resta minore di quella regionale (21,4%) e nazionale (21,2%).

Le “altre forme” giuridiche in provincia sono cresciute dell’1%, incremento minore di quello regionale (+1,6%) ma maggiore di quello nazionale (+0,4%). L’incidenza provinciale è del 2,6%, leggermente maggiore di quella regionale (2,4%) e nazionale (2,5%). Le ditte individuali, pari al 55% delle imprese (54,4% in regione, 57,3% in Italia), sono cresciute dello 0,3%. Le società di persone, pari al 24,7% del totale (21,8% in regione, 19% in Italia), sono diminuite dello 0,6%.

In aumento i fallimenti dichiarati in provincia pari a 80 (nel 2010 erano stati 65). I protesti levati in provincia nel 2011 sono stati 5.247 (-8,8%), per un totale di 15.016.414 euro (-24,8%). La somma media protestata è pari a 2.862 euro (contro i 3.471 del 2010). Il Quaderno è consultabile nel sito camerale all’indirizzo https://www.fc.camcom.it/studiestatistica/prodotti nonché, in formato cartaceo, presso la Biblioteca di Statistica della Camera di Commercio.

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