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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Commercio estero, per le imprese del territorio in crescita sia import che export

Nel confronto con il primo trimestre 2018 si riscontra un incremento delle importazioni del 5,7% e delle esportazioni del 3,1%

Crescita annua dei flussi commerciali da e verso l’estero. Lieve Incremento delle esportazioni determinato sia dall’aumento dell’export dei principali prodotti, sia dall’aumento dei relativi flussi verso i Paesi dell’Unione Europea. Nel medio periodo (ultimi 5 anni, si tratta della variazione annua positiva più bassa (dati di fonte ISTAT Coeweb). Sono i dati più salienti che emergono dal focus della Camera di Commercio della Romagna.

Commercio Estero delle imprese: focus provinciale Forlì-Cesena

Nel 1° trimestre 2019 in provincia di Forlì-Cesena le esportazioni ammontano a 899 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 473 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto positivo: +426 milioni di euro.
Nel confronto con il 1° trimestre 2018 si riscontra un incremento delle importazioni del 5,7% e delle esportazioni del 3,1%; positiva la crescita dell’export, inferiore alla variazione regionale (+5,0%) ma superiore a quella nazionale (+2,0%). Trattasi di un incremento annuo non tra i più alti nel medio periodo (considerando il primo trimestre degli ultimi cinque anni), ma comunque superiore a quello verificatosi nei primi tre mesi del 2018 (sul rispettivo 2017). In sintesi, in provincia di Forlì-Cesena si concentra il 5,6% del totale dell’export dell’Emilia-Romagna (settima posizione, davanti a Ferrara e Rimini) mentre la variazione positiva dell’export forlivese, tra le province regionali, si piazza al quinto posto (dopo Piacenza, Bologna, Ravenna e Parma).

L’andamento positivo dell’export è dovuto soprattutto all’aumento del valore esportato dei principali prodotti; nel dettaglio: +2,7% per i macchinari ed apparecchi meccanici (14,7% del totale export, primo prodotto), +3,9% per i prodotti in metallo (13,5%), +8,6% per gli apparecchi elettrici ed apparecchiature elettroniche (9,6%), +14,8% per i prodotti dell’agricoltura (9,5%), +10,0% per alimentari e bevande (7,3%) e +9,1% per gli articoli in gomma e materie plastiche (6,5%). In calo, invece, gli articoli in pelle (9,7% dell’export), del 7,6%, e gli articoli sportivi (9,0%), del 3,2%.

Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso la principale area geografica: +9,4% per i Paesi dell’Unione Europea, che rappresentano nettamente il più importante mercato di sbocco (65,2% del totale export), grazie in particolare alla Francia (+10,0%, primo Paese mondiale), alla Germania (+6,8%), e al Regno Unito (+14,6%); a seguire, +5,1% per l’America settentrionale (7,1%), grazie soprattutto agli Stati Uniti (+3,2%). Calano, invece, le esportazioni verso l’Asia orientale (7,6% del totale), del 20,3, e verso i Paesi Europei non UE (7,4%), dell’8,7%.

Commercio Estero delle imprese: aggregato Romagna

Nel 1° trimestre 2019, nel sistema aggregato Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, le esportazioni ammontano a 1.506 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 717 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto positivo: +789 milioni di euro.

Nel confronto con il 1° trimestre 2018 si riscontra un incremento delle importazioni del 2,5% e delle esportazioni dell’1,2%; positiva la crescita dell’export, anche se di lieve entità, inferiore però alla variazione regionale (+5,0%) e nazionale (+2,0%). Nel medio periodo, considerando il primo trimestre degli ultimi cinque anni (dal 2014), si tratta dell’incremento annuo più basso.

Nel dettaglio, aumenta il valore esportato dei principali prodotti: +4,8% per i macchinari ed apparecchi meccanici (19,3% del totale export, primo prodotto), +8,9% per i prodotti in metallo (12,1%), +4,6% per gli apparecchi elettrici ed apparecchiature elettroniche (8,5%), +13,3% per alimentari e bevande (7,7%) e +16,3% per i prodotti dell’agricoltura (6,1%); in calo, invece, i prodotti dell’abbigliamento (11,7% dell’export), del 14,6%, e gli articoli in pelle e calzature (7,0%), del 6,4%.

In crescita le esportazioni verso la principale area geografica rappresentata dalla UE: +6,2% (61,8% del totale export); in diminuzione i flussi verso l’America settentrionale (-4,6%, 9,4%), verso i Paesi europei non UE (-9,8%, 8,7%) e i Paesi dell’Asia orientale (-10,5%, 8,4%).

“I dati dimostrano che il nostro sistema produttivo è solido e in grado di approcciare i mercati esteri, nonostante uno scenario internazionale complesso e caratterizzato da spinte protezionistiche – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Il supporto all’internazionalizzazione delle imprese è una linea strategica dell’ente e il nostro impegno è concreto e costante per offrire servizi, contributi e attività di formazione rivolti, sia alle imprese che già operano in maniera strutturata, sia alle imprese che intendono avviare e sviluppare rapporti con l’estero”.

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