rotate-mobile
Economia

Con le smart city -14mila tonnellate di monossido di carbonio in provincia

A partire dal numero di veicoli immatricolati nelle singole province, sulla base dei valori emissivi per ciascuna categoria, Renault ha di fatto calcolato quale sarebbe il risparmio ambientale in termini di monossido di carbonio

Un risparmio complessivo di oltre 156 tonnellate di monossido di carbonio ogni anno è quello che si otterrebbe nell’ipotesi di conversione all’elettrico di una percentuale pari allo 0,5% delle automobili attualmente circolanti in Emilia Romagna.
E’ questo il risultato di uno studio fatto da Renault, partner del Treno Verde di Legambiente che fa tappa alla stazione centrale di Bologna fino al 5 aprile.

A partire dal numero di veicoli immatricolati nelle singole province, sulla base dei valori emissivi per ciascuna categoria (da Euro 0 a Euro 6), Renault ha di fatto calcolato quale sarebbe il risparmio ambientale in termini di monossido di carbonio, polveri sottili e ossidi di azoto su base annuale nell’ipotesi che una percentuale pari allo 0,5% del parco auto circolante si convertisse all’elettrico, con la sostituzione di circa 13.000 veicoli termici con altrettante auto elettriche.

In base ai calcoli effettuati, a livello regionale il vantaggio ambientale che ne deriverebbe sarebbe pari a un risparmio di - 156.162 chilogrammi di monossido di carbonio (CO), - 9.368 chilogrammi di polveri sottili (pm10), – 82.563 chilogrammi di ossidi azoto (NOx) prodotti ogni anno (su una percorrenza media annua di circa 12.500 chilometri). In particolare nella provincia di Forlì - Cesena, a fronte della sostituzione di circa 1.200 veicoli termici con altrettanti mezzi elettrici, il risparmio sarebbe pari a – 14.372,8 chilogrammi di monossido di carbonio CO, - 846,9 chilogrammi di polveri sottili PM10 e – 7.479 chilogrammi di Ossidi di azoto NOx  prodotti ogni anno.

La tecnologia elettrica rappresenta un modello di mobilità innovativa e pulita sostenuto, oltre che da Renault, anche dalla Regione Emilia Romagna che sta già facendo molto in questo senso come dimostra il progetto “Mi muovo elettrico”, un progetto in grado di coniugare innovazione e sostenibilità, in particolare nei suoi aspetti di valorizzazione dell’interoperabilità della rete e di integrazione tra le diverse modalità di trasporto pubblico e privato.

“L’impegno della Regione Emilia Romagna a favore della mobilità elettrica a zero emissioni – commenta Gabriella Favuzza, Corporate Communication Manager di Renault Italia - coglie l’esigenza sempre più pressante di una collaborazione tra Istituzioni e operatori del settore (case produttrici, aziende di distribuzione elettrica, ecc.) per l’individuazione di soluzioni che permettano di andare incontro alle esigenze di mobilità espresse dai cittadini, massimizzando allo stesso tempo, i benefici per l’ambiente”.

La sfida della mobilità elettrica vede Renault come l’unico costruttore automobilistico a proporre sul mercato una gamma completa di veicoli 100% elettrici tecnologicamente innovativi ed economicamente accessibili, adatti a tutte le esigenze di mobilità privata e professionale: il rivoluzionario quadriciclo Twizy pratica soluzione di mobilità urbana, la berlina compatta altamente tecnologica ZOE concentrato delle più avanzate tecnologie, come la ricarica rapida in soli 30 minuti e il tablet touch screen multimediale R-Link, la berlina grande Fluence Z.E. per una mobilità a zero emissioni nel massimo confort e la furgonetta commerciale Kangoo Z.E. per un trasporto merci ecologico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Con le smart city -14mila tonnellate di monossido di carbonio in provincia

ForlìToday è in caricamento