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Economia

Confartigianato: "Il protocollo anti-Covid funziona. Pronti a collaborare per aziende 'Covid-free'"

Questa la posizione di Confartigianato espressa durante il confronto tra il Ministro del lavoro Andrea Orlando, i rappresentanti del Governo e le parti sociali sul funzionamento dei protocolli di sicurezza e sui vaccini nei luoghi di lavoro

"Il Protocollo anti Covid nei luoghi di lavoro ha mostrato di funzionare bene anche durante le fasi peggiori della pandemia, è ancora valido e non va modificato. Ma serve ora una norma chiara sui comportamenti da adottare nei confronti dei lavoratori che, non vaccinandosi, mettono a rischio la salute e la sicurezza degli altri lavoratori". È la posizione di Confartigianato espressa durante il confronto tra il Ministro del lavoro Andrea Orlando, i rappresentanti del Governo e le parti sociali sul funzionamento dei protocolli di sicurezza e sui vaccini nei luoghi di lavoro.

“Il primo protocollo di misure per contrastare la diffusione del virus, firmato dalle parti sociali il 14 marzo 2020 e integrato il 24 aprile ha contribuito in maniera decisiva a mantenere aperte le attività fondamentali, costituite da imprese manifatturiere e dei servizi, consentendo ai lavoratori di continuare a lavorare in sicurezza - viene rimarcato -. Ora, però, deve essere garantito agli imprenditori che il Covid contratto dai propri dipendenti, quando è considerato infortunio sul lavoro, non comporti per il datore di lavoro il rischio di defatiganti contenziosi in sede penale e civile, oltre all’azione di regresso da parte dell’Inail. Su questo aspetto, la normativa attuale è insufficiente".

Confartigianato, viene evidenziato, "ha offerto al Governo la disponibilità per contribuire alla diffusione della campagna vaccinale anche tra i lavoratori e gli imprenditori delle micro e piccole imprese utilizzando in particolare la rete della bilateralità artigiana". Nel frattempo, Confartigianato Emilia Romagna ha raccolto l’appello del commissario straordinario all'emergenza Covid, Paolo Francesco Figliuolo, "per mettere a disposizione tutte le sedi territoriali delle città con più di 15.000 abitanti e le strutture sanitarie convenzionate per potere garantire in tempi rapidi la vaccinazione degli imprenditori, dei loro familiari e dei dipendenti delle aziende associate".

Confartigianato, conclude l'associazione, "è pronta per definire con le autorità preposte alla gestione della pandemia e del Piano vaccinale in Italia le modalità di intervento e l’organizzazione logistica e sanitaria per potere procedere in totale sicurezza e rapidità con le vaccinazioni, dando così un contributo alla più rapida soluzione per uscire da questa drammatica crisi".

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