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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Confartigianato mette in guardia: "Attenti ai registri 'succhia soldi'"

Tra le numerose scadenze di fine anno, complice anche la frenesia del periodo carico di impegni, tornano a proliferare "sedicenti registri a cui le imprese sarebbero obbligate a iscriversi versando somme cospicue"

Tra le numerose scadenze di fine anno, complice anche la frenesia del periodo carico di impegni, tornano a proliferare “sedicenti registri a cui le imprese sarebbero obbligate a iscriversi versando somme cospicue, è il caso del Registro Italiano in Internet, fantomatico ente che, attraverso una lettera a cui è allegata una scheda coi riferimenti anagrafici dell’azienda, richiede una verifica di correttezza dei dati in loro possesso”. A mettere in guardia è Confartigianato Forlì.

Spiega il vicesegretario dell’associazione forlivese Marco Valenti: “Sono giunte agli uffici di Confartigianato di Forlì numerose segnalazioni di comunicazioni inviate alle imprese da parte del sedicente Registro Italiano in Internet, che nulla ha a che vedere con il Registro italiano gestito dal CNR di Pisa, l’organismo responsabile della gestione dei domini Internet a suffisso '.it 'e del mantenimento del database dei nomi a dominio registrati. L’invio dei dati corretti e la conseguente registrazione al Registro Italiano in Internet, inesistente e di cui risulta titolare DAD (Deutscher Adressdienst GmbH), sono vincolati al versamento di 958 euro, pertanto, coloro che compileranno la modulistica saranno poi costretti a effettuare il pagamento.”

Conclude Valenti: “In caso di incertezza le aziende possono rivolgersi al proprio consulente per verificare l’opportunità o meno di aderire all’iniziativa. Accanto agli adempimenti e alle scadenze burocratiche purtroppo, frequentemente vengono inviate, da parte di soggetti privati, richieste di versamenti che non sono obbligatori, ma che possono essere scambiati per tali a una lettura non attenta.”

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