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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Confcommercio, la metafora delle marce per la ripresa: la ricetta di Sangalli

Giovedì il Grand Hotel da Vinci ha accolto il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli per il convegno sull'economia in Romagna promosso dalla Unione provinciale della Confcommercio di Forlì-Cesena

Una consacrazione per l'Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena, che rappresenta i trenta comuni provinciali. Giovedì il Grand Hotel da Vinci ha accolto il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli per il convegno sull'economia in Romagna promosso dalla Unione provinciale della Confcommercio di Forlì-Cesena, alla presenza di oltre 900 partecipanti. "E’ stato un convegno fuori dai canoni strettamente istituzionali - dice il forlivese Roberto Vignatelli, presidente Confcommercio di Forlì e vicepresidente dell'Unione provinciale di Forlì-Cesena -. Da vedere e da sentire anche per la straordinaria coreografia che ha mixato economia e spettacolo e romagnolità a piè sospinto come quando sul palco Raoul e Mirko Casadei, eredi del mitico Secondo inventore del liscio e amichevoli ospiti canori, hanno cercato di far cantare "Romagna mia" al presidente nazionale Sangalli".

VIDEO: SANGALLI: "INGRANARE LA MARCIA" - "C'E' UN FILO DI LUCE"

Ad accogliere Sangalli il presidente dell'Unione Confcommercio di Forlì Cesena Augusto Patrignani e il vicepresidente Vignatelli, che guidano un’Unione con 3500 imprese nei trenta Comuni provinciali. Tra il pubblico erano presenti le massime rappresentanza politiche, militari, istituzionali, economiche, fra cui il sottosegretario Sandro Gozi, i parlamentari locali Marco Di Maio e Mara Valdinosi, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, che è intervenuto in apertura, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e altri sindaci provinciali e il direttore regionale di Confcommercio Pietro Fantini. Tra i presenti anche il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Roberto Pinza, che si è complimentato con l'amico forlivese Vignatelli e con Patrignani, "per la straordinaria portata dell'evento a cui hanno preso parte anche classi di studenti di scuola superiore".

Applaudito a più riprese l'intervento d'apertura di Patrignani, che ha calato a livello locale dei trenta Comuni provinciali la sfida delle sfide, che consiste nell'impresa "di crescere in un ambiente favorevole alla crescita delle imprese" riferendosi più volte alla guida di Sangalli. Il suo intervento in molti passaggi è stato poi ripreso dal presidente di Confcommercio nazionale. Riprendendo la metafora della nave e del timoniere utilizzata da Patrigiani, Sangalli ha rotto il ghiaccio rimarcando che la fortuna sa fare entrare le navi in porto anche senza timoniere nella vita e nelle difficoltà conta il fattore c. "Ma non equivocate: intendo C come Carluccio e ancor più C come Confcommercio"

“Mi si chiede di parlare di una nuova marcia per il rilancio dell’economia. Nel 2017 - ha sottolineato Sangalli - abbiamo avuto l’accelerazione di i molti indicatori economici con un aumento dell’1,5%, ma a inizio anno la spinta risulta affievolita con segnali di rallentamento dei consumi e della produzione industriale. Servono due certezze: eliminare le clausole di salvaguardia 2019 e non aumentare l’Iva e abbassare le tasse per raggiungere la crescita del 2% che consentirebbe a famiglie di consumare di più e a imprese di investire. Per ingranare le marce occorre che la frizione funzioni. E per farla funzionare serve semplificazione. La burocrazia costa ottomila euro all'anno alle imprese".

"Una volta che la frizione funziona, le marcee sono più facili da ingranare - ha aggiunto -. La prima è la diminuzione della pressione fiscale e delle imposte locali attraverso la local tax su tutti gli immobili e totalmente deducibile per gli i boli strumentali delle imprese. Due deficit sono rappresentati dalle infrastrutture e legalità, seconda e terza marcia. Per via delle inefficienze logistiche perdiamo il 2%delle Pil. Per vincere battaglia contro abusivismo, rapine estorsione va promossa e diffusa la cultura della legalità. Servono fermezza e determinazione sostenendo ruolo di forze dell'ordine e magistratura, controlli serrati e pene certe. La nostra iniziativa annuale si chiamerà d'ora in poi non più "Legalità mi piace ma Ci piace".

“Per ingranare la quarta - ha detto il presidente - bisogna investire su turismo, attraverso politiche di destagionalizzazione e diversificazione: per ogni euro investito in eventi turistici si stima 5 euro di valore aggiunto. La seconda t è il terziario arricchito dalle nuove professioni, ma sempre salvaguardando l’identità che non à l’antidoto alla modernizzazione ma alla omologazione. Difendendo le botteghe storiche e i negozi di vicinato difendiamo noni l passato ma il futuro. La terza t, dopo turismo e terziario, sono i talenti: la differenza la fanno sempre le persone, l’uomo va sempre messo al centro la tecnologia deve essere al suo servizio, non l’inverso”. Antonio Nannini, segretario generale della Camera di Commercio di Romagna, ha poi tratteggiato lo stato dell'economia territoriale in ripresa ("ma il commercio accusa ancora battute d’arresto").

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