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Confindustria Forlì-Cesena apre al resto della Romagna: "L’attuale frattura è innaturale"

Un obiettivo che la Territoriale di Forlì-Cesena approvò con entusiasmo già a Castrocaro nel 2014 e che conferma tutt’ora

Prima e dopo l’assemblea annuale di Confindustria Forlì-Cesena, venerdì scorso a Cesenatico, sono state diverse le sollecitazioni per riprendere il cammino verso un’unica rappresentanza delle industrie per tutte le Province di Romagna. Un obiettivo che la Territoriale di Forlì-Cesena approvò con entusiasmo già a Castrocaro nel 2014 e che conferma tutt’ora. "Mi preme sottolineare che sono completamente d’accordo con quanto affermato in assemblea dall’ingegner Nerio Alessandri - afferma il presidente di Confindustria Forlì-Cesena, Italo Carfagnini -. Ddobbiamo essere in prima linea per fare una aggregazione territoriale che comprenda tutta la Romagna. E dobbiamo farla bene".

"Altrettanto sensibili e disponibili ci dimostreremo sulla proposta del presidente regionale Maurizio Marchesini verso la costituzione di una unica Associazione regionale. Abbiamo saputo che Paolo Maggioli di recente ha affermato che alcune delle posizioni che furono rivendicate da noi in passato, alla prova dei fatti, dopo pochi mesi dalla fusione tra Rimini e Ravenna che lui presiede, oggi sarebbero valutate con maggiore attenzione - continua Carfagnini - e magari lo abbiamo aiutato a capire che nei contenuti programmatici c’era qualcosa che proprio non andava.”

Osserva il presidente di Confindustria Forlì-Cesena: "Se non è andato a buon fine il primo tentativo di costituire Confindustria Romagna, dobbiamo rimetterci al tavolo per riprendere il dialogo", aveva suggerito Alessandri, e come imprenditori dobbiamo utilizzare i medesimi criteri che adottiamo quando le aggregazioni le facciamo tra le nostre imprese". Il fondatore di Technogym a Cesenatico ha poi invitato a riflettere per verificare se i servizi offerti siano all’altezza e affinché Confindustria si proponga come leadership, per essere “d’esempio per ciascun imprenditore e una base su cui appoggiare il proprio slancio, la positività, il desiderio di migliorare con passione e impegno” la propria realtà.

"Riteniamo che queste siano proprio le fondamenta dalle quali partire per mettere insieme territori che hanno anime diverse, sensibilità diverse, ma l’esigenza di condividere gli stessi obiettivi e la stessa visione economica del mondo - conclude Carfagnini -. Forlì-Cesena è pronta per discutere e confrontarsi sulle politiche di sviluppo e per fare la propria parte fino in fondo nel costruire percorsi pianificati di sostenibilità, per fare di più insieme. Continueremo a descrivere con pazienza la nostra posizione agli amici ravennati e ai riminesi, ben consci che non ci sono nemici, ma solo imprenditori coi quali scambiare opinioni anche dure, magari brutali, ma risolutive delle distanze. L’attuale frattura è innaturale e va a vantaggio solamente dei detrattori, per questo non dobbiamo permettere che resista e che ci distanzi, per questo dobbiamo sforzarci tutti di fare un’azione di ponte. Penso che lo sforzo debba essere fatto per trovare i terreni su cui confrontarci e sono certo che a Forlì e Cesena gli imprenditori associati siano concordi nel cercare una buona aggregazione, fondata su basi solide e con obiettivi condivisi".

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