Contagi e quarantene, gli effetti del covid sul commercio: crescono le attività "chiuse per malattia"

"Chiuso per malattia". Gli effetti della variante Omicron si ripercuotono anche sul mondo del commercio. Chi a causa di quarantene in corso, chi per motivi di precauzione, sono diverse le attività imprenditoriali costrette alla pausa forzata. "Al momento non possiamo quantificare quante sono, ma la pandemia ha colpito traversalmente tutta la popolazione - esordisce Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio -. Ad essere più penalizzate da questa situazione sono le attività più piccole, con la sola presenza dell'imprenditore o pochi dipendenti. Se vengono infatti a mancare una o più persone, per positività al virus o perchè in quarantena per contatti, le attività a quel punto sono costrette alla chiusura".

"Il governo - argomenta Zattini - dovrà però mettere in campo adeguati ristori e contributi per le aziende e attività commerciali. Nelle richieste di Confcommercio al governo c'è anche quella di indennizzare le attività che sono state costrette alla chiusura a causa del covid ed è facile dimostrarlo, perchè sono documentati i provvedimenti di quarantena ed isolamento". In un clima d'incertezza c'è anche chi ha preferito chiudere nel periodo festivo. Fotografa il dilrettore di Ascom-Confcommercio: "Quasi tutte le aziende hanno avuto lavoratori in quarantena, quantificabile percentualmente tra il 10 e il 20%. Un positivo comporta infatti la quarantena per i contatti più stretti". E in questi giorni fioccano infatti le segnalazioni sui social di chiusura di locali al fine di tutelare la salute di clienti e dipendenti. L'auspicio è che quel "ci rivedremo presto" si concretizzi in pochi giorni.