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Corteo della Electrolux lungo la via Emilia: "L'azienda faccia marcia indietro"

Giovedì si sono svolte nello stabilimento forlivese di Electrolux le assemblee sindacali per informare i lavoratori e le lavoratrici delle decisioni annunciate dal Gruppo Electrolux nei giorni scorsi

Giovedì si sono svolte nello stabilimento forlivese di Electrolux le assemblee sindacali per informare i lavoratori e le lavoratrici delle decisioni annunciate dal Gruppo Electrolux nei giorni scorsi e per avviare le prime mobilitazioni “per chiedere all’azienda di cambiare le proprie scelte e al Governo di intervenire per evitare il disimpegno della multinazionale svedese dal nostro paese”.Lo comunicano i sindacati. “Dopo la prima assemblea i lavoratori hanno aderito in massa allo sciopero di due ore proclamato dalla RSU e, dopo aver organizzato un corteo interno, si sono riversati all’esterno della fabbrica manifestando lungo la via Emilia. L’adesione allo sciopero è stata pressoché totale con percentuali che superano sicuramente il 95%”.

Nel frattempo Fim Cisl, Fiom Cigl e Uilm Uil di Forlì hanno scritto al Prefetto, al sindaco di Forlì, al presidente della Provincia di Forlì-Cesena e al presidente della Regione Emilia-Romagna per chiedere di essere convocati al più presto “per illustrare le ricadute sul territorio delle scelte della multinazionale che rischiano di determinare una perdita di posti di lavoro, saperi e professionalità. Con lo sciopero di oggi, il primo nell’ambito del pacchetto di 16 ore deciso dal coordinamento nazionale sindacati del Gruppo Electrolux, i lavoratori chiedono all’azienda di cambiare le proprie scelte e al Governo di intervenire”.

Nei prossimi giorni gli scioperi proseguiranno in forma articolata per incidere sulla produzione, l’11 novembre è convocato un nuovo coordinamento nazionale per valutare lo stato della vertenza e decidere ulteriori iniziative.

Nel frattempo il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Alessandro Rondoni sottolinea, prorpio a seguito delle politiche scelte dal Gruppo Electrolux, che "Forlì deve fare i conti con l’incertezza sulla permanenza nel nostro territorio di altre industrie, con numerosi posti di lavoro a rischio. Queste situazioni aziendali rischiano di indebolire ulteriormente il tessuto economico locale, già duramente colpito da varie crisi aziendali".

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