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Economia

Costruzioni, Cna: "Soddisfatti della riforma sugli appalti"

“La riforma degli appalti, che è in discussione alla Camera – ha dichiarato il presidente di Cna Costruzioni Forlì-Cesena, Claudio Bellini -, va nella direzione di cogliere le richieste che da tempo stiamo avanzando"

“La riforma degli appalti, che è in discussione alla Camera – ha dichiarato il presidente di Cna Costruzioni Forlì-Cesena, Claudio Bellini -, va nella direzione di cogliere le richieste che da tempo stiamo avanzando a tutti i livelli istituzionali. Proposte che ribadiremo, quando saremo consultati per portare il nostro contributo alla realizzazione del nuovo sistema. Siamo soddisfatti nel constatare alcune significative aperture contenute nel progetto di riforma del codice degli appalti e, ancor di più, nel vedere riconosciute alcune delle proposte che come Cna abbiamo avanzato a tutti i Sindaci della provincia, nel corso di alcune iniziative e incontri, fin dal 2014".

"Proposte che chiedevano: la suddivisione in lotti dei grandi appalti per fare in modo che corrispondano meglio alla capacità delle piccole e medie imprese; il pagamento diretto da parte dell’ente locale di chi esegue lavori in subappalto; il riservare una quota degli appalti pubblici, non inferiore al 30%, alle piccole emedie imprese; l’ individuazione del principio della sostenibilità economica dell’offerta (non accettare ribassi oltre il 30% o comunque inferiore al costo della materia prima e del fattore lavoro); l’introduzione nei bandi di un elemento di premialità teso a favorire le aziende dei singoli comuni e del territorio provinciale”, spiega il presidente.

“Il testo del disegno di legge è in generale positivo – conclude Bellini – perché facilita le condizioni di accesso agli appalti delle Pmi, incentivando la suddivisione dei lotti e regolamentando i subappalti. Apprezziamo la scelta del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nei progetti oltre i cinque milioni di valore. E ci piace che, al di sotto di questa soglia, e nei progetti semplici, la stazione appaltante possa affidare il lavoro anche con il criterio del massimo ribasso, in presenza di un progetto esecutivo, che difficilmente potrà determinare variazioni in corso d’opera”.

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