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Credito, 1 milione di euro per Modigliana e Tredozio: accordo tra Confartigianato e Bcc

Come spiegato dal presidente del comitato zonale di Confartigianato dell’area del Tramazzo, Roberto Biondi, “la firma dell’accordo è un atto di un atto di grande rilievo, soprattutto in questo particolare momento per l’economia del territorio"

E' stato siglato giovedì, a Modigliana, l’accordo tra Confartigianato di Forlì e Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, valido per gli associati, correntisti dell’istituto di credito di Modigliana e Tredozio. Come spiegato dal presidente del comitato zonale di Confartigianato dell’area del Tramazzo, Roberto Biondi, “la firma dell’accordo è un atto di un atto di grande rilievo, soprattutto in questo particolare momento per l’economia del territorio, caratterizzata da importanti chiusure e da una emorragia dell’intero sistema produttivo locale. Un segnale di attenzione da parte dell’istituto di credito per i soci di Confartigianato che intendono investire nella propria attività.”

Come chiarito dai funzionari di BCC Ravennate e Imolese “il plafond stanziato, di un milione di euro, rappresenta un’opportunità per gli imprenditori locali di accedere a finanziamenti a condizioni agevolate, soprattutto in caso di investimenti: l’importo massimo di 200mila euro, per una durata di non più di 84 mesi, a tasso variabile oscillerà da un minimo del +2,50 sull’Euribor a un massimo di 4,50, mentre per il tesso fisso è previsto uno scostamento dal +2,50 al + 4,50 sull’Irs di periodo.”

“Le condizioni riservate da Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese sono un’iniezione di fiducia per le piccole imprese associate - continua Biondi - a causa delle difficoltà di accesso al credito, sempre più caro ed erogato col contagocce, gli imprenditori sono spesso costretti a rimandare sine die gli investimenti, con la conseguenza che gli impianti e i mezzi di produzione, sono gli stessi da anni, ormai obsoleti, con rischi per ambiente sicurezza.”

Come rilevato dall’ufficio studi di Confartigianato il costo dei prestiti in Italia è superiore di 65 punti base rispetto a quello medio dell’Eurozona, addirittura di 116 punti rispetto alla Germania. A pagare il prezzo più alto è l’artigianato che, in un anno, ha visto una diminuzione del 3% del credito erogato. Accordi come quelli siglati oggi testimoniano che attraverso la collaborazione e il dialogo tra banche e imprese sia possibile dar vita a sinergie per il rilancio della piccola impresa.

Come spiegato dal vicesegretario di Confartigianato di Forlì Marco Valenti, “speriamo che questo accordo con Bcc imolese e ravennate, sia da esempio per altre banche operanti nel forlivese, così da poter estendere le medesime condizioni anche agli altri associati operanti nei comuni del comprensorio.” Conclude Valenti: “L’accordo s’inserisce a pieno titolo nell’attività svolta dall’Associazione in questi mesi per favorire un corretto rapporto tra chi fa impresa e le banche, spesso percepite come distanti e sorde alle esigenze aziendali da parte degli imprenditori. Il percorso avviato con il forum banche-imprese continua con l’obiettivo di creare una sinergia volta a superare la lunga crisi di questi ultimi anni.”

A fornire dati dettagliati, il responsabile credito di Confartigianato Forlì Mauro Collina: “Alla forte riduzione del credito corrisponde una forte impennata delle sofferenze, cresciute nel triennio 2011/2014 di 63 miliardi di euro (+ 83,6%) per arrivare a 138,6 miliardi di euro in agosto di quest’anno. Anche i fallimenti non fermano la loro corsa, giunti oltre quota 8 mila nei primi sei mesi del 2014, +10,5% rispetto al 2013 e record assoluto dal 2001. Il settore maggiormente colpito non è più quello delle costruzioni edili, già drasticamente ridimensionato, ma quello dei servizi (+15,7% in confronto al primo semestre 2013), mentre le forme giuridiche in cui si concentrano le procedure sono le società di capitali (+12,9%). In forte diminuzione (-52%) i concordati in bianco, coincisa con l’introduzione della possibilità per i tribunali di nominare un commissario giudiziale per il controllo della condotta dell’azienda.”

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