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Economia

Crisi della cooperativa Ceif, "anticipare i tempi per non perdere la cassa integrazione"

Giovanni Cotugno, segretario della Fiom Cgil di Forlì, interviene così sulla crisi della cooperativa Ceif, attiva nel settore della progettazione e costruzione di impianti elettrici e meccanici di grosse dimensioni, che occupa circa ottanta dipendenti.

"I lavoratori chiedono di non esser lasciati soli" e si affidano alle istituzioni e al mondo cooperativo affinchè "trovino delle soluzioni che possano ridurre le conseguenze sociali di questa ennesima chiusura". Giovanni Cotugno, segretario della Fiom Cgil di Forlì, interviene così sulla crisi della cooperativa Ceif, attiva nel settore della progettazione e costruzione di impianti elettrici e meccanici di grosse dimensioni, che occupa circa ottanta dipendenti.

"Considerata fino a poco tempo fa uno dei fiori all’occhiello della cooperazione forlivese, si sta rapidamente avviando verso la chiusura e il licenziamento di tutte le sue maestranze - afferma Cotugno -. Il rischio concreto è che fra poche settimane i lavoratori e loro famiglie possano trovarsi all’improvviso senza neanche la copertura degli ammortizzatori sociali. Ad oggi infatti è attiva una cassa integrazione straordinaria per crisi in attesa che il concordato, che è in fase di preparazione, venga presentato in Tribunale. La cooperativa ha chiesto infatti una proroga per la presentazione della documentazione, prevista per il 16 ottobre, e slittata al 19 di dicembre".

Analizza il sindacalista: "Il problema è che il Jobs Act, nel suo decreto di riordino degli ammortizzatori sociali, lungi dall’aumentare le tutele e le possibilità di utilizzo come propagandato dal governo, ne ha ridotto casistiche e modalità di intervento. Il risultato per i lavoratori della Ceif è che se non venisse chiesta entro il 2015, si prederebbe la possibilità di avere la copertura economica e contributiva che, seppur in maniera ridotta, rappresenta un elemento fondamentale sia per la vita di tutti i giorni che come paracadute in attesa di trovare un nuovo lavoro".

"Per queste motivazioni l’assemblea dei lavoratori, riunitasi negli scorsi giorni, chiede alla cooperativa che vengano accelerati i tempi per la presentazione in Tribunale del concordato, in modo che si possa procedere con la richiesta di una cassa integrazione che possa garantire una tutela per i prossimi mesi - conclude Cotugno -. I lavoratori chiedono anche di non essere lasciati soli, e alle istituzioni e al mondo cooperativo di attivarsi per ricercare delle soluzioni che possano ridurre le conseguenze sociali di questo ennesima chiusura".

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