Crisi, Confartigianato: "Aumenta pure il peso della burocrazia"
In tempo di crisi l’apparato burocratico dello Stato non aiuta il rilancio del sistema produttivo. L’osservatorio Ispo Confartigianato ha effettuato un’elaborazione sull’impatto della burocrazia sulle pmi
In tempo di crisi l’apparato burocratico dello Stato non aiuta il rilancio del sistema produttivo. L’osservatorio Ispo Confartigianato ha effettuato un’elaborazione sull’impatto della burocrazia sulle pmi, stimando un costo per le imprese di 23 miliardi di euro. Il 41% degli imprenditori coinvolti nella rilevazione segnala che negli ultimi due anni c’è stato un forte aumento dell’incidenza delle incombenze burocratiche, dato che viene confermato dal lento retrocedere dell’Italia nella classifica sulla facilità del fare imprese stilata dalla Banca Mondiale e che colloca il nostro Paese al 87° posto.
La peggiore performance rilevata è quella relativa ai tempi eccessivamente lunghi della giustizia civile. I costi per le imprese derivanti dal ritardo nei giudizi dei procedimenti civili sono elevati: sulla base dell’elaborazione degli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Giustizia, i maggiori costi influiscono sulle imprese per 2.216 milioni di euro. I tempi e l’arretrato della giustizia civile italiana sono impressionanti: la relazione del guardasigilli sull’amministrazione della Giustizia nell'anno appena concluso indica che, al 30 giugno del 2011, l’arretrato era di 5,5 milioni di processi civili e che i tempi medi di definizione sono di 2.645 giorni, pari a 7 anni e 3 mesi.