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Economia

Crisi, continua lo stato di sofferenza delle imprese manifatturiere

Un 2012 contrassegnato da notevoli difficoltà, sia nel forlivese che nel cesenate, con performance produttive negative per la maggioranza dei settori analizzati

Un 2012 contrassegnato da notevoli difficoltà, sia nel forlivese che nel cesenate, con performance produttive negative per la maggioranza dei settori analizzati. Questo è il quadro, nel suo complesso, che emerge dall’indagine congiunturale provinciale curata dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e riferita al quarto trimestre 2012. Esaminando i dati degli ultimi tre mesi dell’anno passato, si rileva che le imprese manifatturiere provinciali hanno visto peggiorare le proprie condizioni.

Le variazioni calcolate sono generalmente positive sul trimestre precedente, ma ancora negative rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Tali tendenze sono confermate anche in tutte le classi dimensionali sui principali indicatori (produzione, fatturato, ordinativi). La percentuale di imprese in crescita resta ancora troppo bassa: il 33,8% ha dichiarato un aumento della produzione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno contro il 50,0% che ha indicato una diminuzione. Anche l’occupazione, che fra le imprese intervistate fino a giugno sembrava tenere, nella seconda parte dell’anno ha iniziato a scendere; questa tendenza, però, sembra essere timidamente smentita dalle aspettative espresse per il primo trimestre 2013.

“La situazione delle imprese manifatturiere della provincia continua a registrare, purtroppo, andamenti negativi – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena – Il contesto di difficoltà è generalizzato, infatti altri settori, oltre il manifatturiero, e tanti altri territori presentano indicatori col “segno meno”. Da parte della Camera non posso che ribadire l’impegno quotidiano nel sostenere le imprese, con una attenzione particolare alle piccole imprese in maggiore sofferenza, proponendo interventi per favorire l’accesso al credito e iniziative nella direzione dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, nella consapevolezza che questi sono i principali fattori di competitività sui mercati.”

RISULTATI RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE
Gli ultimi tre mesi, dopo la pausa per le ferie estive, hanno segnato una ripresa dei ritmi lavorativi rispetto al trimestre precedente; il quarto trimestre ha infatti registrato un incremento del volume fisico della produzione (+5,6%) e del fatturato (+11,9% a valori correnti). Anche la domanda è cresciuta: +4,4% quella interna e +5,0% quella estera.
Nel corso di questo trimestre il numero degli addetti occupati ha registrato un ulteriore calo dell’1,4%.
L’occupazione ha fatto registrare dati negativi in quasi tutti i settori ma in particolare nella “chimica e plastica”, nel “legno”, nel “prodotti in metallo”; positivi, anche se di poco, solo le “confezioni” e le “calzature”.

RISULTATI RISPETTO ALLO STESSO TRIMESTRE DELLO SCORSO ANNO
Gli andamenti evidenziati dal complesso delle imprese intervistate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno confermano la situazione di stallo; la produzione è diminuita del 3,1% e il fatturato, a valori correnti, è stato inferiore dello 0,2%; anche gli ordinativi raccolti sono stati più contenuti (-5,8% sul mercato italiano e -2,2% quelli pervenuti dall’estero). Nell’arco degli ultimi 12 mesi il numero degli occupati è complessivamente diminuito dell’1,5% con risultati settoriali prevalentemente negativi che vanno dal –4,2% del “legno” al +1,6% dell’ “alimentare”.

RISULTATI DELLA MEDIA DEGLI ULTIMI 12 MESI RISPETTO AI 12 MESI PRECEDENTI
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori appaiono in ulteriore peggioramento: alla contrazione della produzione del 3,3% si accompagna quella del fatturato (a valori correnti) dell’1,5%.
La domanda italiana è diminuita del 4,0%, mentre quella estera si è mantenuta sostanzialmente stabile (-0,1%); la percentuale media delle vendite effettuate al di fuori dell'Italia si è attestata al 25,3% del fatturato complessivo.

Il saldo occupazionale è negativo (-0,4%). Sul dato occupazione ha influito positivamente il settore “alimentare” seguito da “calzature”, “chimica e plastica” e “altre industrie” tutti con valori prossimi allo zero mentre sono stati negativi (fra -0,9% e -4,0%) i saldi per tutti gli altri settori osservati. I livelli occupazionali sono risultati in calo per le imprese che occupano fra 10 e 99 addetti, stabili per quelle da 100 a 249 addetti e in crescita per quelle maggiori.

Dal punto di vista territoriale il settore industriale ha segnato un rallentamento produttivo sia nell’area di Forlì che in quella di Cesena anche se, in quest’ultima, in misura più contenuta per effetto della diversa composizione settoriale. Analizzando i dati secondo la classe di addetti dell’impresa si evidenzia che tutte le categorie considerate hanno registrato risultati produttivi negativi compresi fra l’1,3% e il 6,2%.

PROSPETTIVE
Per il primo trimestre del 2013 rispetto al quarto 2012, gli imprenditori intervistati prevedono una contrazione della produzione del 4,8% e del fatturato del 4,3%; positive invece le attese sugli ordini, sia dall’interno (+4,5%) sia dall’estero (+4,1%); in lieve recupero l’occupazione; le aspettative, comunque, sono più pessimistiche rispetto a quelle raccolte un anno fa.

Alla rilevazione hanno partecipato  201 imprese che, a fine trimestre, occupavano quasi 17.800 addetti. Con un grado di copertura del 24,7% delle imprese e del 54,6% degli addetti, si tratta di un campione largamente rappresentativo delle imprese con dimensione aziendale di 10 addetti e oltre; sono invece escluse dall’indagine le piccolissime imprese (da 1 a 9 addetti).

Nel Rapporto 2012 sull’economia della provincia, che sarà presentato mercoledì 20 marzo prossimo (ore 16,00, sede della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Corso Repubblica 5, Forlì), saranno approfonditi tutti gli aspetti dell’economia locale nell’anno appena trascorso. Per ulteriori approfondimenti e per lo scarico del fascicolo completo si rimanda all’indirizzo:  https://www.fc.camcom.it/studiestatistica/congiuntura

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