rotate-mobile
Economia

E' il settore settore manifatturiero quello più penalizzato dalla crisi

Nel sito della Camera di Commercio di Forlì-Cesena è consultabile la base informativa sui livelli occupazionali della provincia, recentemente aggiornata con i dati di dicembre 2010

Nel sito della Camera di Commercio di Forlì-Cesena è consultabile la base informativa sui livelli occupazionali della provincia, recentemente aggiornata con i dati di dicembre 2010 - attraverso il Sistema Informativo SMAIL sono disponibili i dati sulle imprese e gli addetti  sia della provincia che di particolari aggregati territoriali. Smail fotografa  la consistenza e l’evoluzione delle imprese attive e dei loro addetti nella nostra regione.

Il sistema, accessibile on-line dal sito della Camere di Commercio di Forlì – Cesena (https://www.fc.camcom.it/studiestatistica/documento.htm?ID_D=2888) è il frutto di un complesso procedimento statistico che incrocia e integra le diverse fonti di dati attualmente disponibili, cioè il Registro Imprese delle Camere di Commercio e gli archivi occupazionali dell’INPS. Realizzato grazie alla collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Camere di Commercio della regione e Gruppo Clas di Milano, SMAIL fornisce numerose informazioni puntuali.

I dati sono infatti disponibili, per tutte le province della regione Emilia-Romagna, a livello settoriale in base alla dimensione, alla forma giuridica e all’anzianità dell’impresa. Un'altra importante caratteristica di SMAIL è l’articolazione territoriale delle informazioni, fino al dettaglio comunale. Sul versante degli addetti, le informazioni riguardano, fra l’altro, la distinzione tra indipendenti e dipendenti (con separata indicazione della componente interinale), il livello di inquadramento (dirigenti, quadri, operai e impiegati), la nazionalità, l’età e il genere. Risulta possibile, pertanto, analizzare in maniera affidabile, grazie all’elevata qualità dei dati stessi, l’evoluzione del contesto economico territoriale, con particolare riferimento agli aspetti occupazionali.

I livelli occupazionali della provincia di Forlì-Cesena nel periodo dicembre 2009–dicembre 2010. L’universo di SMAIL è costituito dalle imprese private iscritte al Registro delle Imprese con esclusione quindi della Pubblica Amministrazione, delle istituzioni pubbliche e delle attività libero professionali non costituite in forma di impresa, nel periodo in esame l’occupazione dipendente in regione ha manifestato un calo dello 0,8% (la flessione è del 2,7% sul triennio 2007-2010), a fronte di un incremento pari all’1,1% delle imprese attive.

La flessione dell’occupazione dipendente ha riguardato tutte le province della regione Emilia Romagna, ad eccezione di quella di Parma (+0,4%) e Rimini (+0,6%). Riduzioni superiori alla media regionale si sono registrate nelle province di Ferrara (-2%), Bologna (-1,5%) e Modena (-1,3%). Particolarmente negative sono state le performance occupazionali delle province con un mix economico maggiormente legato alle dinamiche delle esportazioni e focalizzato sui quei settori che hanno accusato in modo più rilevante gli effetti della crisi (quali ad esempio la meccanica).

Con riferimento alla provincia di Forlì-Cesena, nel periodo dicembre 2009-dicembre 2010 si riscontra un lieve calo dell’occupazione dipendente (-0,1%). Nel triennio 2007-2010, invece, la flessione è stata pari all’1,4%. Tale risultato è dovuto in buona parte ad un ampio ricorso agli ammortizzatori sociali ed è stato determinato dalla compensazione delle differenti performance che i livelli occupazionali hanno fatto rilevare nei diversi settori caratterizzanti l’economia provinciale.

Analizzando, infatti, il dato complessivo per macrosettori, nel periodo dicembre 2009-dicembre 2010, il numero dei dipendenti è diminuito sensibilmente nel settore manifatturiero (-1,4%) e nel settore delle costruzioni (-1,7%), mentre tendenze positive sono state riscontrate nei servizi (+0,9%), nelle public utilities (+6,2%) e nell’agricoltura (+0,3%). Sebbene permangano segni negativi, i valori tendenziali sono comunque migliori di quelli registrati nel dicembre 2009.

Nell’ambito del settore manifatturiero, performance positive dell’occupazione dipendente si riscontrano nel comparto alimentare e bevande (+2%), nella fabbricazione di prodotti in metallo (+1,5) e nelle altre industrie manifatturiere (+2%). Con segno negativo, invece, il comparto tessile e dell’abbigliamento (-6,9%), fabbricazione di mezzi di trasporto (-6,3%). macchinari (-5,4%), elettronica ed elettromeccanica (-3,4%), legno e mobili (-2,7%), chimico e materie plastiche (-2,7%), carta e stampa (-2,5%).

Nel complesso, il settore metalmeccanico (codici ateco2007 da C24 a C30) ha mostrato una flessione dell’occupazione dipendente pari al 2,2%, valore comunque inferiore a quello registrato nel dicembre 2009 (-7,1%). Pressoché stabile appare invece il comparto delle calzature (-0,2%), migliorando notevolmente la performance occupazionale in termini di variazione percentuale (a dicembre 2009 si era registrata una flessione pari al 9,7%).

All’interno dei “servizi”, invece, tutti i comparti mostrano segno positivo ad eccezione del commercio (-0,5%); al suo interno è stabile il dettaglio e in flessione l’occupazione dipendente nel commercio di autoveicoli (-2,4%). Positiva appare la performance occupazionale per quanto riguarda i servizi di alloggio, ristorazione e turistici (+4,8%), i trasporti (+2,6%), i servizi finanziari (+1%), i servizi di supporto alle imprese (+0,6%) e i servizi alla persona (+0,3%). In notevole calo, invece, appare l’occupazione dipendente nel settore immobiliare (-9,9%), sebbene la ridotta intensità di capitale umano in tale comparto non renda particolarmente significativo il dato.

La sostanziale tenuta dei livelli occupazionali nel difficile periodo osservato in termini di dinamiche infrasettoriali è stata generata, principalmente, dai positivi risultati nel settore dei servizi, ma ha risentito in modo rilevante dei ridimensionamenti del personale dipendente che si sono verificati nel settore manifatturiero e nelle costruzioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' il settore settore manifatturiero quello più penalizzato dalla crisi

ForlìToday è in caricamento