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Crisi Tecnoagro, la puntualizzazione della Fiom Cgil

A seguito di quanto apparso sulla stampa locale nei giorni scorsi, ci sembra necessario puntualizzare lo stato della situazione determinatasi alla TECNOAGRO di Fiumana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

A seguito di quanto apparso sulla stampa locale nei giorni scorsi, ci sembra necessario puntualizzare lo stato della situazione determinatasi alla TECNOAGRO di Fiumana, dove la proprietà dell’azienda ha annunciato qualche mese fa la volontà di andare alla chiusura dello stabilimento.
Innanzitutto si è posta la questione del personale precario (assunto con contratto a tempo determinato): come FIOM CGIL abbiamo posto come precondizione per avviare la trattativa sulle modalità di gestione della crisi la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato di tutto il personale precario. E’ stato grazie alla determinazione dimostrata dalla RSU, dai lavoratori e dal sindacato che questo primo risultato è stato raggiunto; a questo proposito ci sarebbe piaciuto vedere altrettanta determinazione da parte dell’Assessore Merloni.

Ovviamente restano aperti i problemi sul futuro, che come FIOM CGIL abbiamo chiesto di affrontare attraverso un accordo di medio-lungo periodo, per chiarezza e per dare una risposta ai lavoratori. In questo senso appare alquanto singolare che, come riportato da “La Voce di Romagna”, l’Assessore Merloni abbia “deciso di avviare una gestione cooperativa”. Come FIOM CGIL riteniamo necessario informare i lavoratori, in questa situazione come in altre occasione simili (chiusura de “La Micromeccanica”, fallimento “Linari Enzo”), delle opportunità possibili in riferimento ad un eventuale proseguimento dell’attività attraverso una società cooperativa costituita dagli attuali lavoratori. Ma questa deve essere e restare una possibilità libera dei lavoratori.
Un appello preciso però lo facciamo: agli imprenditori di questa città. Dove siete? Siamo di fronte all’ennesimo caso in cui non si riesce a trovare in questa città e in questo territorio qualcuno che voglia investire sulle professionalità e l’esperienza dei lavoratori? Ancora una volta è tutto sulle spalle degli operai e degli impiegati?

Almeno, e su questo chiediamo un intervento preciso e puntuale della Provincia, venga garantito nel territorio e all’interno delle imprese del settore (metalmeccanico) il futuro occupazionale ai lavoratori della Tecnoagro qualora l’azienda permanesse nella decisione di chiudere lo stabilimento.
E’ stato fatto in altre occasioni, è un impegno che chiediamo e sul quale attendiamo risposte.
 

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