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Dagli Usa un'offerta per l'aeroporto: "Gli imprenditori romagnoli non si sono mossi"

Circola la notizia della manifestazione di interesse per l’aeroporto di Forlì da parte della multinazionale americana Aviacom. Cgil Cisl e Uil ritengono questa notizia molto importante, “se troverà la concretizzazione in un progetto industriale per il futuro del Ridolfi"

Circola la notizia della manifestazione di interesse per l’aeroporto di Forlì  da parte della multinazionale americana Aviacom. Cgil Cisl e Uil ritengono questa notizia molto importante, “se troverà la concretizzazione in un progetto industriale per il futuro del Ridolfi, in quanto ad un anno dal fallimento e alla scadenza del terzo bando di evidenza pubblica finalmente un gruppo di imprenditori capitanati dagli americani hanno fatto un’offerta concreta per l’acquisto dell’aeroporto di Forlì. Questo è il primo raggio di sole che illumina questa difficile vertenza partita il 14 maggio 2012, con la messa in liquidazione della Seaf e un anno dopo con la dichiarazione del fallimento”.

“E’ triste prendere atto – accusano i sindacati - che anche questa volta l’imprenditoria locale non è protagonista di questa importante svolta, infatti sembra che nessun imprenditore locale sia presente nel gruppo di aziende che in giornata  manifesteranno l’ interesse per il nostro aeroporto. Gli imprenditori romagnoli stanno dimostrando il proprio nanismo e la propria indifferenza di fronte al possibile rilancio di una infrastruttura tanto importante per il nostro territorio. Cgil, Cisl e Uil ritengono questo un primo risultato di chi come i lavoratori non si sono mai arresi all’idea che il nostro aeroporto non avesse un futuro, mantenendo sempre accesi i riflettori su questa vertenza, creando così i presupposti con il contributo delle istituzioni per la definizione di ipotesi concrete per il futuro del Ridolfi”.

I sindacati si augurano che gli organi competenti, Enac e Ministero dei trasporti, nel più breve tempo possibile diano il via libera all’acquisizione del sedime aeroportuale di Forlì. “Abbiamo bisogno di confrontarci al più presto con i possibili investitori, di conoscere il piano industriale con le conseguenti ricadute occupazionali in modo da pater garantire un futuro ai lavoratori di tutte le aziende coinvolte, che in questi due anni hanno sopportato il peso della liquidazione e del fallimento dell’aeroporto. Assieme ai lavoratori del sedime aeroportuale siamo consapevoli delle opportunità che si potranno aprire nei prossimi mesi, ma siamo altresì convinti che questo è solo il primo importante passo di un lungo percorso che dovremo fare assieme per rilanciare l’aeroporto di Forlì”.

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