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Imprese, rallenta la perdita di occupazione: bene il comparto alimentare

In rilevante flessione invece gli addetti totali nel comparto della fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,8%), in quello della gomma e materie plastiche” (-4,2%) e nel comparto del legno (-3,4%).

Sono 147.153 addetti nel settore privato (75.485 nei servizi, 40.279 nell’industria, 15.835 nel settore agricolo, 13.535 nelle costruzioni e 2.019 nelle public utilities). I lavoratori dipendenti sono complessivamente 102.898 di cui 51.541 nei servizi e 35.239 nell’industria. E' quanto emerge dallo Smail, il sistema informativo che monitora le imprese e il mercato del lavoro. I dati sono aggiornati al 30 giugno dello scorso anno.

Nel periodo giugno 2013 - giugno 2014 si è riscontrata una riduzione degli addetti alle unità locali pari allo 0,8% (da 148.334 a 147.153 addetti); la flessione è invece del 4,0% con riferimento a giugno 2008. Anche il calo dell’occupazione dipendente è in linea con i valori sopra riportati: -1,2% con riferimento al 2013, -4,8% se confrontata con giugno 2008. La contrazione dei livelli occupazionali registrata nel 2014, in linea con le tendenze regionali, è conseguenza degli effetti negativi della crisi prolungata che ha interessato, seppure in modo diverso, i principali settori dell’economia provinciale.

Il lieve calo rilevato nel 2014, peraltro in rallentamento rispetto al 2012-2013 (-2,3%) è in buona parte riconducibile al risultato negativo del settore delle costruzioni, comparto che ha una particolare incidenza a livello provinciale. Infatti, analizzando il dato occupazionale complessivo per macrosettori, nel periodo giugno 2013 - giugno 2014, gli addetti totali si sono ridotti nel settore “Costruzioni” del 5,0% e nei “Servizi” dello 0,7%. E’ invece risultato sostanzialmente stabile il “Manifatturiero” (-0,3%) e sono risultate in aumento l’”Agricoltura” (+0,7%) e le “Public utilities” (+1%), che occupano però un numero molto limitato di addetti.

Nell’ambito del settore manifatturiero, performance positive dell’occupazione si riscontrano nel comparto alimentare e delle bevande (+5,5%) e nel comparto della chimica (+2,7%); stabili i comparti tessile e abbigliamento (+0,3%), carta e stampa (+0,2%), fabbricazione di macchinari (+0,2%) ed elettronica. All’interno del comparto tessile e abbigliamento, l’occupazione risulta in crescita anche nella sezione delle calzature (+1,6%). In rilevante flessione invece gli addetti totali nel comparto della fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,8%), in quello della gomma e materie plastiche” (-4,2%) e nel comparto del legno (-3,4%). Nel complesso, il settore metalmeccanico (codici ateco2007 da C24 a C30) ha mostrato una flessione dell’occupazione pari all’1,1%. All’interno dei servizi, positive le performance occupazionali di sanità-assistenza sociale (+1,8%) - il quale risulta quello maggiormente cresciuto dal giugno 2008 (+17,5%) -, dei servizi di supporto a imprese e persone (+1,5%), di informatica e telecomunicazioni (+0,5%) e dei servizi finanziari e assicurativi (+0,4%).

“L’ampio patrimonio di dati resi disponibili dal Sistema informativo Smail - dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena - evidenzia l’impegno continuo della Camera di Commercio nel fornire al nostro Territorio un quadro conoscitivo articolato e puntuale a supporto della governance. Le informazioni ottenute attraverso questo strumento originale e unico nel panorama statistico nazionale  costituiscono uno strumento indispensabile per definire il quadro completo e dettagliato della situazione occupazionale locale e per programmare iniziative di sostegno e di sviluppo. I dati, pur confermando risultati non ancora positivi anche nel nostro territorio, evidenziano un progressivo netto rallentamento della caduta. Gli interventi e le azioni della Camera sono quindi volti a cercare di migliorare la competitività delle nostre imprese al fine di incrementare l’occupazione nella consapevolezza che l’aumento dei livelli occupazionali rappresenta un obiettivo imprescindibile per la crescita armonica della nostra società e del nostro sistema economico”

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