Degrado e vetrine buie ai Portici: "Sta diventando un 'ghetto'"

Tanti i fattori che stanno contribuendo alla situazione critica del centro commerciale I Portici, di via Colombo. I sindacati di categoria, all'inizio di settembre avevano chiesto un incontro tra amministrazione comunale, proprietà del centro commerciale e Coop Adriatica. “Ci è stato promesso dall'assessore alle attività commerciali Maria Maltoni, entro ottobre, per cui attendiamo. Qui il problema non è più solo economico, ma anche di sicurezza”, spiega Maria Giorgini, segretario Filcams Cgil.

“I lavoratori, sia del centro commerciale che delle altre attività di via Colombo ci hanno segnalato svariate situazioni di degrado, in particolare nelle ore serali – continua Giorgini – noi attendiamo l'incontro con l'amministrazione comunale ma ci riserviamo di capire, anche con l'aiuto della prefettura, cosa sta succedendo e come arginare il fenomeno”.

I lavoratori sono preoccupati nel vedere metà dei negozi con le serrande abbassate. Luigi Ascenzi, di Ségécé, società di gestione di centri commerciali presente in tutta Europa, direttore del centro, aveva confermato a Forlitoday che era in corso un piano di rilancio, senza però scendere nei dettagli. “Vogliamo capire se questo progetto esiste realmente e di che cosa si tratta. I lavoratori coinvolti sono circa un centinaio – insiste Giorgini -  con metà della attività chiuse. Oltre alla preoccupazione per loro, dunque, si guarda anche a possibili posti di lavoro, in un centro, che se funzionante, ne offrirebbe molti di più”.

E' stata confermata l'apertura di un negozio del Gruppo Coin, al posto di Bernardi, ma ancora i dettagli e le tempistiche non sono stati resi note dalla direzione del centro commerciale. Certo è che la situazione resta critica. “Parleremo di questa area anche nell'incontro del 24 ottobre sul patto per lo sviluppo del centro storico: i Portici subiscono di più l'impatto del Puntadiferro, per questo dovrebbero beneficiare, secondo noi, delle risorse derivanti dall'accordo di compensazione, fatto a suo tempo. Chiediamo di includere il centro commerciale nella cinta muraria – insite Giorgini  - perchè possa beneficiare di azioni di riordino e ristrutturazione, prima che l'area diventi davvero un ghetto”.

Infine i sindacati chiedono all'amministrazione comunale un po' di elasticità, anche sui vincoli per le metrature. L'assessore Maltoni ha già confermato che non ci sono possibilità di espandere i negozi già esistenti. “Vanno allora trovate soluzioni alternative se non si vuole fare morire una struttura”, conclude Giorgini.