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Economia

Delegazione libica in visita per un corso di formazione da Dorelan

Alla visita ai nuovi stabilimenti di via Ravegnana, 32mila metri quadrati alimentati con pannelli fotovoltaici e con impiantistiche ad alto risparmio energetico, ha fatto seguito un meeting di formazione

Giornata di formazione internazionale in casa Dorelan, lunedì. Ospite dell'azienda forlivese, leader nella produzione del sistema notte globale, una delegazione di 15 funzionari libici, che stanno partecipando al corso di alta Formazione Governance and Development of  Small and Medium  Enterprises (SMEs) in Libya, istituito dall’Università di Bologna, cofinanziato dal Ministero Affari Esteri italiano nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale e ospitato dal Centro Universitario di Bertinoro fino al 22 dicembre (giovedì sera la consegna dei diplomi).

A illustrare la storia dell'azienda, nata nel 1968 da un sogno dei soci fondatori Pier Paolo Bergamaschi e Diano Tura e arrivata oggi a un fatturato di più di 33 milioni 500mila euro (con 150 dipendenti, 65 monomarca ufficiali in tutta Italia e 25 Paesi di esportazione al mondo) l’Export Executive Simone Babbini. «Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta di ospitare una giornata di formazione aziendale nella nostra sede di Forlì – ha dichiarato Babbini –. Crediamo che progetti di cooperazione internazionale come questo siano molto importanti in un’epoca come la nostra di economia sempre più globalizzata».

Alla visita ai nuovi stabilimenti di via Ravegnana, 32mila metri quadrati alimentati con pannelli fotovoltaici e con impiantistiche ad alto risparmio energetico, ha fatto seguito un meeting di formazione durante il quale Babbini ha illustrato storia e progetti futuri di Dorelan, un esempio di eccellenza produttiva per il territorio dell'Emilia-Romgana e non solo.

«Questi importanti corsi di formazione, organizzati in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri-Direzione generale coordinamento allo Sviluppo vengono realizzati da diversi anni grazie al particolare legame che il Centro Universitario di Bertinoro ha saputo attivare, a livello internazionale, fra le agenzie, il settore della ricerca e il mondo imprenditoriale – ha dichiarato l’amministratore delegato di Ceub, l’ingegnere Giampaolo Amadori –. Il Centro Universitario di Bertinoro si pone come strumento di progresso scientifico applicato al settore industriale e intende promuovere una concreta crescita culturale, capace di coinvolgere un ampio specchio di ambiti disciplinari, consolidando una comunità capace di generare idee di progetti e di  innovazione».

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