rotate-mobile
Economia

Dometic Italy, sciopero dei dipendenti: "100% di adesioni". Ecco il piano sociale

Si è svolto giovedì pomeriggio lo sciopero dei lavoratori di tutti gli stabilimenti forlivesi della Dometic Italy con una manifestazione pubblica davanti al sito di Via Virgilio

Si è svolto giovedì pomeriggio lo sciopero dei lavoratori di tutti gli stabilimenti forlivesi della Dometic Italy con una manifestazione pubblica davanti al sito di Via Virgilio. L'adesione, affermano i sindacati, "è stata del 100%. I lavoratori in sciopero hanno innanzitutto approvato il “piano sociale” per il mantenimento delle professionalità e delle produzioni nel territorio che contiene le richieste che Fim-Cisl, Fiom Cgil e Uilm-Uil sosterranno, insieme alla Rsu aziendale, al prossimo incontro con il management della multinazionale previsto entro la fine del mese di giugno".

"Il “piano sociale” si fonda, tra i diversi punti, su due richieste centrali: il mantenimento a Forlì delle produzioni destinate ai mercati europei e l’utilizzo dei contratti di solidarietà per redistribuire il lavoro su tutto il personale evitando licenziamenti - continuano i sindacati -. E’ stato importante che all’assemblea pubblica siano intervenuti gli assessori Maltoni e Merloni per il Comune e la Provincia di Forlì. Il deputato forlivese Marco di Maio (Pd) ha fatto pervenire la sua solidarietà così come Rifondazione Comunista e il Pcl.

Il consigliere regionale Gianguido Naldi (Sel-Verdi) che ha preso parte alla manifestazione si è impegnato a portare a conoscenza dell’assessore regionale Muzzarelli la situazione della Dometic e ha già presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna. Hanno portato la solidarietà ai lavoratori Dometic in sciopero anche diversi delegati di altre aziende metalmeccaniche del territorio e i segretari di Cgil e Uil di Forlì, Paride Amanti e Luigi Foschi.

Fim, Fiom e Uilm chiedono "a tutte le istituzioni e a tutte le forze politiche e ai movimenti della società civile di esprimersi in questi giorni, prima del prossimo incontro con la multinazionale e di far arrivare ai lavoratori e alle Organizzazioni Sindacali una presa di posizione di sostegno del “piano sociale” approvato dai lavoratori per affermare  che il mantenimento delle produzioni nel territorio è un obiettivo comune e condiviso".

I sindacati si sono detti "pronti a sostenere la piattaforma approvata dai lavoratori a partire dalle richieste del mantenimento della vocazione produttiva dello stabilimento di Forlì e dell’utilizzo dei contratti di solidarietà con tutti i mezzi necessari, e gli scioperi in atto in questi giorni ne sono la prima conferma". Il piano sociale presentato dai sindacati verte su cinque punti: chiusura delle sedi commerciali, mantenimenti delle produzioni, consolidamento occupazionale e contratto di solidarietà, monitoraggio congiunto e indotto.

CHIUSURA SEDI COMMERCIALI - "Per ridurre l’impatto sociale causato dal progetto di razionalizzazione della presenza del Gruppo in Italia (attraverso la chiusura delle sedi commerciali di Torino e Bologna) vanno utilizzati gli strumenti della mobilità volontaria ed incentivata e la possibilità di rioccuparsi presso l’unità di Forlì anche attraverso l’individuazione di forme di copertura del disagio - spiegano i sindacati -. Verifica congiunta degli strumenti più idonei per intervenire sugli esuberi di personale indiretto e impiegati derivanti dal progetto di razionalizzazione (mobilità volontaria, outplacement, utilizzo del part-time)".

MANTENIMENTO DELLE PRODUZIONI - "Concentrazione della produzione del sito di Forlì (via Virgilio) sui mercati dell’Europa Occidentale sia per i condizionatori che per i generatori".

CONSOLIDAMENTO OCCUPAZIONALE E CONTRATTO DI SOLIDARIETA’ - "Stabilizzazione di tutto il personale al momento non con contratto a tempo indeterminato occupato presso i siti di Forlì e, anche a seguito dell’eventuale trasferimento di lavoratori dalla sedi chiuse (Torino, Bologna, via dei Mercanti, via Zignola), utilizzo del Contratto di solidarietà per un periodo di 24 mesi per gestire eventuale esubero di personale diretto ed indiretto sul sito di Forlì (via Virgilio)2.

MONITORAGGIO CONGIUNTO - "Avvio di una fase di monitoraggio congiunto dell’andamento produttivo e dei risultati economici dello stabilimento nel nuovo assetto con una verifica nel 2014 e nel 2015 per valutare congiuntamente eventuali ulteriori interventi finalizzati al mantenimento della presenza della Dometic nel territorio".

INDOTTO - "Verifica congiunta delle ricadute produttive ed occupazionali del piano di razionalizzazione Dometic rispetto a eventuali subfornitori e aziende dell’indotto al fine di evitare licenziamenti e chiusure aziendali".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dometic Italy, sciopero dei dipendenti: "100% di adesioni". Ecco il piano sociale

ForlìToday è in caricamento