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Dopo la pandemia si conferma la ripresa del credito: prestiti per oltre 11 milioni di euro

In base ai dati provvisori della Banca d'Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 30 giugno i prestiti totali ammontano a 11.351 milioni di euro (8,4% dell’Emilia-Romagna)

Nel primo semestre del 2021 si conferma la ripresa del credito, iniziata nel primo trimestre 2020, sia alle imprese, sostenuta soprattutto dalle misure intraprese per far fronte all'emergenza sanitaria, sia alle famiglie, con la maggiore variazione annua dall'inizio dell’emergenza. Le imprese medio-grandi, da un lato, e il macrosettore dei Servizi, dall'altro, beneficiano del maggior incremento dei prestiti. Registrata un'impennata dei prestiti garantiti dallo Stato tramite il Fondo di Garanzia. Migliora, in tale contesto, anche la qualità del credito, con una riduzione del tasso di deterioramento. In deciso aumento, inoltre, il risparmio finanziario, grazie all’incremento sia dei depositi sia dei titoli a custodia.

In base ai dati provvisori della Banca d'Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 30 giugno i prestiti totali ammontano a 11.351 milioni di euro (8,4% dell’Emilia-Romagna): 60,5% alle imprese, 35,5% alle famiglie e 4,0% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 30 giugno del 2020 si rileva un incremento del 2,0% dei prestiti concessi (+3,0% a livello regionale); nel dettaglio, aumentano i prestiti alle imprese dell’1,8%, grazie alla variazione positiva di quelli alle medio-grandi (+2,3%), mentre risultano stabili quelli alle imprese piccole. In crescita anche i prestiti verso le famiglie del 3,9%, con una variazione annua che risulta essere la più alta dall'inizio della fase emergenziale. Riguardo ai prestiti alle imprese, si registra un incremento verso il manifatturiero (+3,9%) e il macrosettore dei servizi (+2,7%) e, contestualmente, una diminuzione verso le costruzioni (-3,9%).

Continua a diminuire il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l'ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 0,8% nel secondo trimestre 2021, rispetto al 2,2% fatto segnare nel secondo trimestre 2020. Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 30 giugno scorso l’ammontare risulta di 18.936 milioni di euro (7,4% dell'Emilia-Romagna): il 65,3% è costituito dai depositi bancari, il restante 34,7% dai titoli a custodia. Rispetto al 30 giugno 2020 si riscontra una decisa crescita del risparmio totale, pari a +11,4% (+11,1% a livello regionale), dovuta all’aumento sia dei depositi (+12,2%) sia degli investimenti in titoli (+9,9%); quest'ultimi si contraddistinguono per la variazione positiva di quelli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 53,0% dei titoli in portafoglio (+16,7% annuo), a cui si contrappone quella negativa degli investimenti in titoli di Stato (-2,0%).

In relazione al Fondo di Garanzia per le piccole-medio imprese, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica aggravata dall’emergenza sanitaria, in un periodo di tempo che copre quasi un anno e mezzo, è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute; queste, fino al 28 febbraio, grazie al Decreto Liquidità hanno riguardato una platea più ampia di imprese (tutte quelle con meno di 500 addetti), mentre, dal primo marzo, su disposizioni dettate dalla Legge di Bilancio 2021, riguardano le piccole-medio imprese nel senso stretto del termine (quindi, le imprese con meno di 250 addetti).

Ciò detto, tra il 20 marzo 2020 e il 2 settembre 2021, nella provincia di Forlì-Cesena sono state registrate 19.704 operazioni di finanziamento (9,0% del totale regionale), di cui il 47,1% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 1.789 milioni di euro (91 mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, nel periodo considerato, sono state pari a 54 ogni 100 imprese attive (55 in Emilia-Romagna, 45 in Italia). In termini di raffronto annuo, le domande complessive pervenute nell'anno 2020 sono state 13.349, con un incremento, rispetto al 2019 (969 domande), del 1.277,6%.

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