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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Edilizia, indagine di Confartigianato: la crisi morde ancora

Le costruzioni attraversano una forte fase recessiva, nei primi dieci mesi del 2011 l'attività è in flessione del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

Le professioni dell’edilizia costituiscono una percentuale rilevante del tessuto produttivo italiano, nel 2010 gli occupati sfioravano quota due milioni, rappresentando l’8,5% dell’occupazione nazionale. Un settore complesso, che ha risentito in maniera massiccia della crisi economica globale, tanto che, nel primo trimestre 2011, ha registrato una riduzione di personale del -5,3%.

Le costruzioni attraversano una forte fase recessiva, nei primi dieci mesi del 2011 l’attività è in flessione del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le tensioni sulla liquidità a disposizione del comparto sono aggravate dal recente forte calo delle compravendite immobiliari: dopo quattro trimestri consecutivi di flessione, solo nel III trimestre dell’anno scorso l’indice tendenziale delle compravendite è tornato a crescere (+1,6%). Il nuovo rapporto sull’edilizia, realizzato da Anaepa Confartigianato ha analizzato nel dettaglio l’andamento delle costruzioni, mettendo in luce una battuta d’arresto dell’auspicata ripresa.

Paolo Gabelli responsabile del comparto casa di Confartigianato Forlì commenta i dati emersi “sono tempi che non inducono a pensare a un’immediata fase di uscita dalla crisi finanziaria ed economica. La ripresa ancora non si vede e il comparto delle costruzioni è al palo. Si continuano a registrare, per il terzo anno consecutivo, un calo preoccupante di lavoro, fatturato e occupazione in concomitanza con due fattori aggravanti, la scarsità dei finanziamenti erogati alle imprese e alle famiglie da parte delle banche e i pesanti ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione.” Una situazione complessa, tuttavia si stanno rafforzando alcune linee di tendenza da sviluppare per contrastare la crisi.

Chiarisce Gabelli “sembra prevalere il passaggio dal costruire al costruito, con un’attenzione al recupero e al risanamento. La riqualificazione urbana delle città diventa un orizzonte possibile dove concentrare risorse e utilizzare la tradizionale capacità delle imprese artigiane.” La grande sfida della modernità è incentrata su un’economia sempre più sostenibile, che guarda all’efficienza e al risparmio energetico, alla riduzione di anidride carbonica e a un percorso di qualificazione del sistema produttivo e del patrimonio edilizio esistente.

In questo contesto il sistema delle costruzioni è in grado di giocare un ruolo centrale nelle scelte dei decisori istituzionali. Le misure adottate dal Governo, dal mantenimento delle agevolazioni fiscali del 55% per il 2012 alla stabilizzazione del bonus del 36% per le ristrutturazioni edilizie, vanno in questa direzione, rappresentando un’opportunità di rilancio in questa congiuntura difficile.

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