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Electrolux, marcia indietro dell'azienda: continua il presidio dei lavoratori 24 ore su 24

Martedì mattina si sono svolte le assemblee in Electrolux a Forlì per fare il punto insieme alle lavoratrici e ai lavoratori in merito all’incontro svoltosi lunedì a Roma con la multinazionale svedese

Martedì mattina si sono svolte le assemblee in Electrolux a Forlì per fare il punto insieme alle lavoratrici e ai lavoratori in merito all’incontro svoltosi lunedì a Roma con la multinazionale svedese. “Indubbiamente – scrivono i segretari di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil in una nota - Electrolux ha fatto un passo indietro sulle richieste di ridurre lo stipendio dei lavoratori, dal momento che ritiene auspicabile e percorribile il rifinanziamento della decontribuzione sui contratti di solidarietà, per recuperare 3 euro all’ora sul costo del lavoro”.

“L’azienda ha anche annunciato che non procederà con interventi unilaterali sulle retribuzioni e sulla contrattazione e che il regime delle 6 ore è confermato in costanza di ricorso agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione o contratto di solidarietà). Questo cambiamento della posizione di Electrolux è sicuramente frutto della straordinaria determinazione mostrata dai lavoratori con le iniziative di mobilitazione che anche a Forlì sono state messe in atto. - affermano i sindacalisti - Restano però forti criticità sui piani industriali presentati e sulle richieste di aumento del gettito produttivo”.

“Anche a causa del cambio di Governo oggi non siamo in presenza di convocazioni in sede istituzionale e la vertenza si annuncia lunga. Pertanto le assemblee di martedì hanno deciso a stragrande maggioranza di mantenere il presidio permanente di giorno e di notte davanti ai cancelli dello stabilimento su viale Bologna come forma di pressione nei confronti dell’azienda e di continuare con gli scioperi articolati e a scacchiera passando però da 1 ora di sciopero al giorno a 30 minuti di sciopero al giorno, anche al fine di mantenere una presenza costante di lavoratrici e lavoratori davanti ai cancelli. - spiegano i sindacati - L’assemblea chiede che i parlamenti eletti nel territorio, i consiglieri regionali e tutte le Istituzioni Locali agiscano nell’ambito delle proprie competenze al fine di sostenere la richiesta avanzata da FIM FIOM UILM per andare ad un rapido rifinanziamento degli sgravi contributivi per le aziende che utilizzano i contratti di solidarietà, evitano chiusure e licenziamenti. La lotta sarà lunga e il presidio accompagnerà tutta la vertenza”.

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