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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Electrolux, i sindacati: "L'azienda minaccia la "messa in libertà""

"Dalle assemblee - proseguono Fim, Fiom e Uil - è arrivato anche un messaggio all’opinione pubblica: la vertenza Electrolux non è affatto conclusa"

Continua la mobilitazione degli operai dell'Electrolux. "Sarà una vertenza lunga - annunciano Fim, Fiom e Uilm - che non riguarda solo i dipendenti di Electrolux, ma tutti i lavoratori italiani, perché in discussione è la politica industriale del paese e quale idea per uscire dalla crisi". Mercoledì sera la direzione dello stabilimento di Forlì ha consegnato alle organizzazioni sindacali una lettera nella quale viene annunciato "il rischio concreto che i lavoratori e le lavoratrici occupati nel reparto piano siano messi in libertà da venerdì a causa di difficoltà organizzative (nello specifico la saturazione dei pallet utilizzati per lo stoccaggio) che l’azienda registra nell’immagazzinamento dei piani cottura prodotti".

I sindacati, nel corso dell'assemblea che si è svolta giovedì, "hanno contestato nel merito quanto affermato dall’azienda, dal momento che non si possono scaricare sui lavoratori problemi riferiti all’organizzazione aziendale, e annunciato che, in caso di “messa in libertà” di lavoratrici o lavoratori, la risposta sarà immediata e durissima".

"Abbiamo deciso, insieme a tutti i lavoratori che si sono espressi con un voto all’unanimità - annunciano i sindacati - di operare con maggiore elasticità nei giorni che da oggi arrivano sino a lunedì (giorno in cui risulta fissato un incontro su Electrolux al Ministero dello Sviluppo Economico) per favorire l’uscita dallo stabilimento dei piani necessari per un recupero proprio dei pallet necessari allo stoccaggio dei prodotti finiti e al fine di evitare il rischio della “messa in libertà”".

"Dalle assemblee - proseguono Fim, Fiom e Uil - è però arrivato anche un messaggio all’opinione pubblica: la vertenza Electrolux non è affatto conclusa, al momento il “piano B” della multinazionale è tutto da verificare e non ci risulta che il Governo abbia messo a disposizione le risorse necessarie per rifinanziare le decontribuzione dei contratti di solidarietà. Sarà una vertenza lunga che non riguarda solo i dipendenti di Electrolux, ma tutti i lavoratori italiani, perché in discussione è la politica industriale del paese e quale idea per uscire dalla crisi".

Per i sindacati e i lavoratori "è impraticabile una soluzione che faccia pagare ai lavoratori, con la riduzione degli stipendi e dei diritti, l’assenza di politiche industriali e l’avidità di imprese che pretendono di mantenere invariati i profitti nel mezzo della grande crisi globale. La vertenza continua, il presidio anche, andiamo avanti tutti insieme".

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