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Esodati, circa un migliaio senza stipendio e senza pensione

Il problema degli esodati non è certamente risolto. CGIL CISL UIL di Forlì e di Cesena esprimono la preoccupazione per un problema che rimane in gran parte ancora aperto anche per la provincia

Il problema degli esodati non è certamente risolto. CGIL CISL UIL di Forlì e di Cesena in occasione della giornata di mobilitazione di giovedì, che prevede un presidio a Roma di fronte al Pantheon, esprimono la preoccupazione per un problema che rimane in gran parte ancora aperto anche per la provincia. “L’ aggiunta di ulteriori 55.000 lavoratori ai 65.000 conteggiati contro ogni evidenza dal Governo, rappresenta certamente un primo passo importante, ottenuto grazie alla nostra mobilitazione, ma certamente insufficiente”, si legge in una nota dei sindacati.

“Sono infatti ancora 200.000 i lavoratori esclusi da ogni copertura, di cui all’incirca un migliaio presenti nella nostra provincia, che rimarranno senza stipendio e senza pensione. Riteniamo pertanto che debba essere rimosso ogni vincolo numerico e chiediamo il ripristino del diritto di chi ha sottoscritto patti in base alla legislazione allora vigente e non può vedersi mettere in discussione la vita da norme che di fatto agiscono retroattivamente. - continua la nota trasmessa al prefetto di Forlì-Cesena, Angelo Trovato - Vanno quindi cercate e trovate le risorse necessarie per coprire tutti gli esodati, e non solo una parte di essi, frutto di un grossolano errore del Governo e di una riforma fatta alla cieca che per altro continua a fissare regole e paletti assurdi: che differenza c’è dal punto di vista del diritto fra un accordo firmato in sede governativa ed un altro firmato sul territorio? L’iniziativa e la mobilitazione continueranno fino a quando tutti i lavoratori e le lavoratrici interessate saranno tutelate”.
 

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