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Esuberi alla Electrolux, ecco l'accordo: contratto di solidarietà

L'accordo firmato, dopo un'intera giornata di trattativa, a Mestre sabato mattina scorso con il gruppo Electrolux prevede l'utilizzo dei "Contratti di solidarietà" per 24 mesi per gestire gli esuberi dichiarati dal Gruppo

L’accordo firmato, dopo un'intera giornata di trattativa, a Mestre sabato mattina scorso  con il gruppo Electrolux prevede l'utilizzo dei "Contratti di Solidarietà" per 24 mesi per gestire gli esuberi dichiarati dal Gruppo nei diversi stabilimenti italiani. Per Forlì è stato riconfermato che i due anni di solidarietà partiranno dopo l'esaurimento dell'ultima proroga della CIGS e quindi a ottobre 2014. Lo comunicano i sindacati

A Mestre si è dunque decisa la proroga di 12 mesi della Cassa integrazione  straordinaria e il successivo ricorso a 24 mesi di Contratto di solidarietà per lo stabilimento di Forlì. Sono stati concertati nuovi importi di incentivo per le lavoratrici e i lavoratori che risolvono volontariamente il rapporto di lavoro e un successivo confronto con l'azienda con al centro la competitività degli stabilimenti italiani.

“Penso - affermail  segretario generale della FIOM CGIL di Forlì, Michele Bulgarelli. -  che questo accordo, che sarà presentato dai coordinatori nazionali di FIM FIOM UILM in assemblea a Forlì il 19 marzo prossimo e successivamente sottoposto al referendum dei lavoratori e delle lavoratrici, dia quel minimo periodo di sicurezza (2 anni nel gruppo, 3 anni e mezzo a Forlì) di cui i lavoratori avevano bisogno. E’ un accordo importante perché afferma inequivocabilmente che anche in un’impresa multinazionale si può percorrere la strada della redistribuzione del lavoro su tutto il personale, evitare licenziamenti e applicare il principio “lavorare meno, lavorare tutti”. In questo accordo si definisce un modello che penso possa essere esportato in tante aziende del territorio per cercare di superare la crisi tutti insieme”.

"Ritengo che la sintesi che è stata trovata in questo accordo sia importante perché evita i licenziamenti e ci consente di avere un periodo (per Forlì 3 anni e mezzo)  di copertura con gli ammortizzatori sociali - afferma Enrico Imolesi, segretario della Uilm Uil -.E’ chiaro che questo periodo deve essere utilizzato  per riuscire a portare a Forlì ulteriori volumi produttivi, anche in una logica di competitività interna al Gruppo, perché solo così riusciremo a mantenere la sicurezza occupazionale per gli anni a venire".

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