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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Fenix, primi risultati raggiunti. I lavoratori sciolgono il presidio: "Ma c'è ancora molto da fare"

"Il presidio dei lavoratori Fenix è stato sciolto questa mattina, alcuni risultati sono stati raggiunti, ma c'è ancora molto da fare e la lotta non si ferma" si legge in una nota della CGIL

Sabato mattina i lavoratori, dopo aver raggiunto i primi importanti risultati, hanno deciso di sciogliere il presidio, iniziato lo scorso 26 agosto di fronte al magazzino di via Borelli, Forlì. "Oltre dieci giorni di sciopero, e presidio permanente giorno e notte, per manifestare il dissenso nei confronti delle decisioni del Gruppo Fenix e del trattamento che questo ha riservato ai dipendenti dei magazzini di Forlì e Jesi" si legge in una nota della CGIL.

"Questa settimana, per i lavoratori, seguiti e supportati dalla FILT CGIL di Forlì e dal Segretario Luigi Montesano, sono arrivati i primi risultati: le proposte occupazionali nelle aziende subentranti, il pagamento delle ultime mensilità e il pagamento anticipato del TFR. La maggior parte dei lavoratori ha accettato di essere ricollocato all’interno delle aziende subentranti nell’appalto con il committente Unieuro; sono in corso gli ultimi passaggi che si terranno tra la giornata di oggi e lunedì. Proseguiranno, per vie legali, le vertenze già in corso degli ultimi due anni, sia per i lavoratori di Forlì che per quelli di Jesi (AN), per le spettanze" prosegue La nota.

"Il coinvolgimento di istituzioni, Prefettura, Comune di Forlì, e l’interessamento della Regione Emilia Romagna, hanno portato ai primi risultati nel rispetto del Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto in questa Regione" spiega Luigi Montesano, Segretario Generale FILT CGIL Forlì. 

"Al fine di evitare che in futuro si ripetano situazioni del genere è necessario un impegno maggiore di tutti per porre regole e controlli, anche negli appalti privati-spiega Maria Giorgini, Segretaria Generala CGIL di Forlì, che aggiunge-valorizzando e implementando il lavoro importante che in questa Regione si è fatto con il Patto per il Lavoro e per il Clima. Non può e non deve accadere, infatti, che in aziende ben consolidate, prive di problemi economici, vi siano appalti che non diano tutte le garanzie alle lavoratrici e ai lavoratori". "Ora si apre la fase due, in cui anche qui il committente, fondamentale per la risoluzione di questa crisi, dovrà fare la sua parte, essendo responsabile in solido", chiarisce il Segretario FILT CGIL di Forlì Luigi Montesano.

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