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Ferretti, boccata d'ossigeno anche per l'indotto: "Una vittoria per l'economia locale"

Confartigianato di Forlì e Cna Forlì-Cesena esprimono grande soddisfazione per l’impegno preso a Roma dalla società Ferretti di mantenere, per altri quattro anni, operativo lo stabilimento produttivo forlivese

Confartigianato di Forlì e Cna Forlì-Cesena esprimono grande soddisfazione per l’impegno preso a Roma dalla società Ferretti di mantenere, per altri quattro anni, operativo lo stabilimento produttivo forlivese. Spiegano i vertici delle due Associazioni: “E' una vittoria per l’intera economia provinciale, non solo per la conservazione di posti di lavoro per i dipendenti direttamente occupati dalla multinazionale, ma anche e soprattutto per le imprese del territorio che, a vario titolo, collaborano con il colosso della nautica. La scelta di evitare il trasferimento è il riconoscimento del valore e della professionalità dell’operato delle piccole e medie imprese che sono attive nell’indotto del Gruppo Ferretti”.

“Le nostre aziende sono, infatti, in grado di garantire una produzione eccellente, mostrando sempre competenza e massima flessibilità nei confronti delle esigenze della committenza. L’indiscutibile capacità delle realtà locali è frutto non solo di anni di intensa collaborazione con i diversi cantieri nautici, ma anche di costante passione e attenzione al lavoro.” Un ringraziamento e un sincero apprezzamento viene rivolto da Confartigianato e Cna anche alle “amministrazioni locali, per il ruolo svolto nella mediazione, dimostrazione di sensibilità e attenzione nei confronti delle sollecitazioni delle due associazioni di categoria. Le istituzioni hanno saputo mettere in campo le migliori energie per trovare un accordo con il management Ferretti, impegnandosi a offrire condizioni che, unite alle competenze e al know how sviluppato negli ultimi decenni all’interno del polo nautico locale, hanno reso ancora più attrattiva l’area forlivese”.

La proprietà cinese, nelle scorse settimane, aveva infatti paventato un trasferimento della produzione nelle Marche, creando grandissime preoccupazioni tra lavoratori e imprese del comparto. “Il dietrofront di martedì è un segnale positivo e una boccata d’ossigeno per l’intero sistema produttivo, già in affanno per le ultime recenti vicende che hanno visto il ridimensionamento e, in alcuni casi la chiusura, di grandi realtà imprenditoriali”, chiudono le associazioni.

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