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Economia

Ferretti chiude: "Decisione assurda. Manteniamo l'occupazione in attesa della ripresa"

Mentre i lavoratori, dopo la comunicazione dell'azienda di volere chiudere lo stabilimento forlivese, hanno sciperato. Comune e Provincia si stanno muovendo per fare tutto il possibile

Dopo la conferma da parte della direzione della Ferretti, sull'intenzione di chiudere lo stabilimento forlivese, arrivata durante l'incontro di giovedì con i rappresentati dei sindacati nazionali di categoria, le istituzioni si stanno muovendo per cercare di intervenire e capire quali azioni mettere in campo, aspettando l'incontro tra sindacati e azienda di martedì. Intanto nello stabilimento forlivese venerdì mattina si è tenuta l'assemblea sindacale con i lavoratori, che poi hanno scioperato fuori dallo stabilimento.

COMUNE -L'assessore alle attività produttive del Comune di Forlì, Maria Maltoni, spiega a Forlitoday di non avere ancora sentito i sindacati, “ma insieme con la Provincia abbiamo deciso di attendere l'incontro di martedì per poi valutare che azioni mettere in campo”. “Nel frattempo sia Comune e Provincia, che Regione, hanno chiesto un incontro con l'azienda, che non ha ancora risposto. - spiega Maltoni – Oltre all'accordo di programma, abbiamo già messo in campo una prima rateizzazione degli oneri di costruzione e concesso una proroga a costruire di due anni, fino al 2015, per quello che riguarda il nuovo stabilimento del gruppo. Gli oneri relativi all'accordo di programma sono già stati versati, le opere pubbliche di compensazione fatte – sottolinea Maltoni – noi ci sentiamo dunque di avere fatto tutto il possibile, considerando, ad esempio, che anche al Provincia, ha messo in campo progetti formativi adeguati a questo segmento produttivo”. “A questo punto, partendo dal presupposto che questa è una decisione assurda, considerando che ci sono i primi deboli segnali di ripresa – conclude l'assessore – dobbiamo lavorare per salvaguardare i livelli di occupazione”.

PROVINCIA - Al termine del consiglio provinciale di venerdì mattina si è tenuta una riunione dei capigruppo straordinaria per un’informativa dell’assessore al Lavoro, Denis Merloni, sulla crisi in corso alla Ferretti,  sostitutiva delle risposte alle interrogazioni giacenti sul tema presentate dal capogruppo del PdL Stefano Gagliardi. Spiega l’assessore: “Nei confronti della nuova proprietà del Gruppo Ferretti abbiamo sempre mantenuto un rapporto di grande apertura e disponibilità. Assieme alla Regione e al Comune di Forlì abbiamo offerto collaborazione nel campo della ricerca, dell'innovazione, della formazione. Abbiamo auspicato il rafforzamento della rete territoriale collegata alla nautica. Durante l'ultimo incontro avuto con l'AD Ferruccio Rossi e Marco Zimbelli, Direttore Risorse Umane, avvenuto in Provincia il 3 dicembre 2013, abbiamo avuto la conferma del permanere delle difficoltà di mercato, specialmente nella classe 50/70 piedi, dove il mercato sembra stabilizzarsi al 50% rispetto al 2007, che gli attuali sei cantieri hanno una capacità produttiva superiore alle richieste del mercato, che le perdite erano passate dai 100 milioni di euro del 2012 ai 35 milioni di euro previsti per il 2013.  In quella occasione non ci è stata comunicata nessuna intenzione di modificare il piano industriale traguardato al 2018". 

"Sappiamo bene che ci sono due punti molto chiari: il mercato della nautica continua a non dare segnali significativi di ripresa e gli interlocutori principali dell'azienda sono le organizzazioni sindacali, ma ciò non può significare che le Istituzioni pubbliche possano essere escluse dal confronto. - afferma Merloni - Forlì ha tutte le condizioni per continuare ad essere un polo nautico di eccellenza, il Gruppo Ferretti può sviluppare qui le sue strategie di sviluppo senza ridurre o, peggio, cancellare anni di storia e di competenze. La redditività dell’azienda può essere raggiunta con un uso intelligente di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, sviluppando collaborazioni progettuali con il nostro sistema universitario, ricercando benefici provenienti da finanziamenti nazionali e regionali e continuando a potenziare la rete commerciale. Le proposte avanzate dall'azienda al sindacato sono insostenibili sul piano sociale ed inadeguate al raggiungimento degli stessi obiettivi indicati dall’azienda. Ci troviamo di fronte ad una accelerazione priva di reali motivazioni e confidiamo che il negoziato previsto nei prossimi giorni confermi il mantenimento delle produzioni attualmente svolte a Forlì e la garanzia dei livelli occupazionali. Pur nel pieno rispetto delle prerogative negoziali e contrattuali, alla proprietà rinnoviamo la richiesta di un confronto con Provincia, Comune e Regione che sia coerente con i principi delle responsabilità sociale d'impresa alla quale nessuno si dovrebbe sottrarre”.

I capigruppo presenti (Stefano Gagliardi – PdL; Luciano Minghini – Pd; Maria Grazia Bartolomei – Udc; Gian Luca Zanoni – Lega Nord; Giorgio Faedi – Gruppo Misto) hanno condiviso l’indirizzo indicato dall’assessore Merloni e dato mandato all’assessore di incrementare gli sforzi per avere maggiori contatti istituzionali con la proprietà.
 
 

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