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Economia

Fieravicola, firmato l’accordo per sfruttare le potenzialità del mercato russo

Un nutrito gruppo di operatori ha partecipato al forum “Il sistema Italia al servizio dell’agroalimentare russo”, organizzato da Banca Intesa Russia

Dopo la Cina, la Russia. Il progetto di internazionalizzazione su cui Fieravicola ha concentrato nell’edizione di quest’anno gran parte delle sue azioni, mercoledì pomeriggio ha coinvolto il settore avicolo russo. Non a caso un nutrito gruppo di operatori ha partecipato al forum “Il sistema Italia al servizio dell’agroalimentare russo”, organizzato da Banca Intesa Russia, rappresentata da Vera Spina, e Fiera di Forlì, nel corso del quale sono stati analizzati i vantaggi, ma anche le criticità attualmente esistenti per poter avviare un processo che, in ogni caso, racchiude non poche potenzialità di sviluppo.

Crescita reale - Lo ha ben chiarito nel suo intervento Adriano Maestri, presidente di CariRomagna, istituto bancario del Gruppo Intesa San Paolo, sottolineando che nonostante le recenti difficoltà economiche attraversate dalla Russia “le previsioni di crescita per il 2017 parlano di un +1,5% che nel 2018 potrebbero registrare un’ulteriore accelerazione - ha affermato- ragion per cui per il nostro Paese si aprono interessanti prospettive di collaborazione e interscambio commerciale. Quello che potrebbe in parte frenare questo percorso è la scarsa propensione delle nostre aziende a fare squadra, un ostacolo che invece deve essere rimosso, soprattutto se si pensa che l’agroalimentare italiano esportato verso la Russia rappresenta solo il 3,6% dell’export  complessivo, e vale 6 miliardi di euro a fronte di un import che raggiunge invece  i 10 miliardi di euro. A questo dobbiamo purtroppo aggiungere gli effetti dell’embargo, rispetto al quale in ogni caso speriamo si possa arrivare presto a una soluzione definitiva”.

Settore in espansione - Nel settore avicolo la Russia, negli ultimi anni, ha aumentato la produzione anche grazie alla realizzazione di nuovi allevamenti. “L’accordo firmato con la Fiera di Forlì - ha dichiarato Galina Bobyleva, il maggiore esperto avicolo russo - sancisce una collaborazione che per noi è molto importante innanzitutto perché conosciamo il valore delle aziende italiane, e poi perché con l’Italia vogliamo avviare degli scambi economici e commerciali che favoriranno lo sviluppo del settore”. Al forum è intervenuto anche l’onorevole Gianluca Pini, della Commissione Affari Esteri e Comunitari del Parlamento, secondo il quale “le imprese romagnole devono iniziare a lavorare con la Russia in attesa che l’embargo venga finalmente e definitivamente tolto”.

Autosufficienza limitata “L’apprezzamento nei confronti della tecnologia italiana è il valore da cui partiamo su cui costruire i contenuti del protocollo di intesa che abbiamo siglato - ha affermato il presidente di Fiera Forlì, Gianluca Bagnara - il nostro obiettivo è quello infatti di contribuire a realizzare una filiera integrata favorendo la crescita del business russo. Credo non ci si possa più limitare a pensare solo all’export. Sono convinto sia fondamentale ragionare sulle potenzialità offerte dalla tecnologia  e su come metterla a disposizione di Paesi che, come la Russia, nel settore avicolo hanno un’autosufficienza limitata”. 

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