La fine dell'aeroporto di Forlì: lunedì scade il bando. Cosa succederà?

Nessuna luce in fondo al tunnel. Fino alla scorsa settimana, quando anche il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, non aveva più fiducia in un esito positivo del bando di privatizzazione dell'aeroporto di Forlì, lui, il liquidatore di Seaf, Riccardo Roveroni, non aveva ancora perso le speranze e trattava con un gruppo italiano, dopo il forfait russo. Ma a tre giorni dalla scadenza del bando anche le ultime speranze sono svanite. “Non ho più aspettative positive – dice a Forlitoday - l'idea che qualcuno esca dal cilindro adesso è davvero improbabile”.

E adesso cosa succede? “Viene mantenuta l'operatività commerciale dello scalo per i voli non programmati (anche perchè, da fine mese, con la dipartita bolognese di Wizz Air, non ci sarà più alcun volo in calendario ndr), in modo da dare lavoro al personale e mantenere attiva la struttura anche dopo la scadenza del bando. I costi? Li sto calcolando, ma saranno molto limitati”, assicura Roveroni. Insomma il Ridolfi non perde l'operatività minima, nemmeno dopo la scadenza del bando, poi la palla passa ad Enac che dovrà decidere cosa fare.

Per Roveroni una chiusura totale della struttura non è contemplabile al momento, per cui “Enac valuterà secondo ottiche legate ad eventi sporadici”. “Constatato che è alta la preoccupazione per i lavoratori del Ridolfi e di quanti hanno attività legate allo scalo – il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Alessandro Rondoni, chiede al sindaco - l’esito del bando e che cosa fa l’Amministrazione Comunale per il salvataggio dell’Aeroporto”.