rotate-mobile
Economia

Fondazione Carisp, gli obiettivi del triennio: "Nonostante il Covid, erogheremo 9,6 milioni all'anno"

Per soddisfare queste esigenze ed istanze, rassicura il presidente Pinza, "la Fondazione intende garantire anche nel triennio 2021-2023 un significativo supporto al territorio"

La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha completato entro la fine di ottobre l’approvazione dei suoi due principali documenti di programmazione: il Piano Pluriennale di Attività 2021-23 e il Documento Programmatico Previsionale 2021. Il primo indica gli indirizzi cui il consiglio di amministrazione si attiene nella predisposizione dei piani esecutivi annuali della Fondazione, individuandovi le strategie generali, gli obiettivi da perseguire e le priorità nel triennio a venire. Il secondo, per l’appunto, delineare nello specifico il programma di attività della Fondazione per il 2021, ponendosi come lo strumento principe della sua operatività istituzionale. 

"Questi documenti - evidenzia il Presidente della Fondazione Roberto Pinza - sono il prodotto di un rilevante percorso intrapreso dagli organi della Fondazione per la definizione degli obiettivi in rapporto alle caratteristiche, ai bisogni e alle priorità del proprio territorio di riferimento". Stante il perdurare della pandemia, osserva ancora il presidente "tale attività non è stata di semplice adempimento della normativa, ma un importante lavoro di tutti i componenti gli organi preposti e degli attori sociali della comunità di riferimento. Nonostante le difficoltà riscontrate dalla situazione contingente, tutti gli stakeholders si sono infatti dimostrati più che mai proattivi e determinati nell’offrire la più ampia collaborazione e un fattivo contributo nelle diverse fasi di consultazione e stesura dei documenti".

Per una sempre maggiore conoscenza dei bisogni della comunità ed una sempre maggiore puntualità di risposta, quest’anno la Fondazione ha anche commissionato un apposito studio all’Istituto Cattaneo di Bologna condotto attraverso due indagini campionarie rivolte ai rappresentanti delle organizzazioni partner ed al pubblico delle manifestazioni culturali, oltre che attraverso interviste in profondità a undici opinion leader del territorio. Dalle analisi emerge come la Fondazione agisca da soggetto attivo della comunità, non limitandosi alla funzione erogativa, ma ideando ed elaborando progetti, collaborazioni e innovazioni sul territorio. Questo impegna ancora di più in termini programmatici la Fondazione su quelli che sono i temi emersi con più forza dall’indagine e dagli incontri che gli organi hanno tenuto di persona con le realtà del territorio. Tra i capitoli individuati ci sono quello dei "trasporti e le infrastrutture, partendo da quelle fisiche (collegamento veloce con Cesena, nuova Cervese e nuova Ravegnana) senza dimenticare quelle digitali, prioritarie per la scuola, la sanità, la Pubblica Amministrazione e le imprese".

Poi "l’infanzia e i giovani, sia con l’adesione a progetti nazionali come “Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile”, sia con progetti innovativi come lo Yepp (Youth Empowerment Partnership Programme), confermando nel contempo il sostegno al mondo del volontariato". Spazio anche al “Welfare di Comunità”, "capace di integrare e far fare sistema ai singoli interventi nei diversi campi del reinserimento sociale, del sostegno all’autonomia delle persone diversamente abili, dei servizi a favore dell’infanzia e degli anziani, nonché del sostegno all’associazionismo socio-sanitario e assistenziale". E poi la didattica e la ricerca universitaria, "a partire dal consolidamento del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia che porterà, a regime, almeno 600 giovani studenti in più nel Campus di Forlì, dando nuovo impulso alle eccellenze del sistema sanitario locale, come il presidio ospedaliero Morgagni Pierantoni di Forlì e l’Irst di Meldola, oltre ad essere d’ulteriore stimolo alla proposta di fare dell’Hotel della Città un Collegio Universitario di eccellenza".

Quindi "la promozione del territorio e la rigenerazione urbana, confermando da una parte l’organizzazione delle iniziative di maggior richiamo (grandi mostre d’arte e fotografiche, Experience Colloquia, Festival del Buon Vivere) e l’ulteriore sviluppo della collaborazione con la Fondazione Casa Artusi, e promuovendo dall’altra il necessario dialogo con gli interlocutori del territorio per realizzare nuovi progetti di riqualificazione urbana nei siti individuati dall’apposita Commissione della Fondazione".

Per soddisfare queste esigenze ed istanze, rassicura il presidente Pinza, "la Fondazione intende garantire anche nel triennio 2021-2023 un significativo supporto al territorio, avendo quale obiettivo l’alto livello qualitativo dei progetti e una sempre maggiore collaborazione con gli stakeholders del territorio”. Infatti, nonostante “il contesto di perdurante incertezza rispetto alla situazione di emergenza sanitaria nonché dei rendimenti finanziari, il livello delle erogazioni del prossimo triennio è stato fissato complessivamente a un livello medio di circa 9,6 milioni euro”, che si tradurrà in un investimento per persona di quasi 50 euro all’anno, poco meno del triplo della media nazionale delle erogazioni da parte delle Fondazioni ex bancarie.

Dal punto di vista dell’allocazione delle risorse, prevalgono per il triennio 2021-2023 i principi della continuità e della stabilità, pur prevedendo una maggiore disponibilità di risorse nell’area dei servizi alla persona, con erogazioni per un totale di 29 milioni euro. "Dall’esperienza vissuta in questi anni (ormai otto) alla guida di questa importante istituzione - conclude il Presidente Pinza - sono sempre più convinto che il miglior metodo di lavoro sia una stretta e continua collaborazione con la comunità di riferimento, lavorando davvero insieme, pubblico, non profit e profit, ognuno mettendo a disposizione il proprio bagaglio di esperienza e competenze e di proprie disponibilità finanziarie con un forte senso di responsabilità verso le generazioni future".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fondazione Carisp, gli obiettivi del triennio: "Nonostante il Covid, erogheremo 9,6 milioni all'anno"

ForlìToday è in caricamento