Fondazione, Dolcini: "Anche noi paghiamo l'IMU"

Piergiuseppe Dolcini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, interviene sulla questione IMU. Secondo alcuni, infatti, il Governo Monti avrebbe esentato dall'Imu “tutti gli immobili delle Fondazioni Bancarie”. "Affermazioni prive di fondamento - dice Dolcini - come è già stato rilevato dall’ACRI (l’associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa) nelle scorse settimane, in seguito ad un’analoga polemica sollevata sulle pagine dei quotidiani nazionali, e come quegli stessi quotidiani nazionali hanno già avuto modo di porre in evidenza".
 
"La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì torna quindi a ribadire, per quanti non ne fossero ancora a conoscenza, che le Fondazioni di origine bancaria, essendo soggetti non profit, sono sottoposte al medesimo regime fiscale degli enti non commerciali. Non godono, quindi, di alcun regime specificatamente dedicato a loro. Anche per quanto riguarda l’IMU le Fondazioni si limitano ad usufruire dello stesso regime agevolativo di cui godono gli altri soggetti non profit per gli edifici destinati all’esercizio di attività filantropiche. Merita, peraltro, di essere sottolineato come la quota di questi edifici sul totale dei loro investimenti immobiliari sia modesta e come gli stessi investimenti immobiliari nel loro complesso rappresentino solo poco più del 2% del totale degli investimenti dei patrimoni delle Fondaizoni italiane (complessivamente circa 50 miliardi di euro)".
 
"Per la tassazione sulle rendite da investimenti finanziari, invece, le Fondazioni di origine bancaria pagano esattamente come gli investitori profit, cioè non più il 12,50% ma il 20%. Ed anche il nuovo regime di bollo tocca profondamente le Fondazioni, il cui patrimonio è costituito quasi esclusivamente da valori mobiliari" prosegue il presidente Dolcini.
 
"Né va dimenticato come le Fondazioni di origine bancaria – sono parole del portavoce del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero – svolgano “da molti anni un ruolo importantissimo nel sostegno del welfare nazionale e territoriale, come pure in rilevanti attività nel campo della tutela dei beni culturali e della difesa dell’ambiente. Senza queste importanti erogazioni finanziarie tanti servizi sociali essenziali non potrebbero essere più realizzati, con un ulteriore aumento delle condizioni di povertà e di disagio.”
 
"Nel 2010 (ultimo dato di sistema disponibile, in quanto le Fondazioni stanno chiudendo in questi giorni i bilanci 2011) le Fondazioni di origine bancaria hanno, infatti, erogato 1.366,6 milioni di euro (1.324,4 per oltre 27mila interventi decisi dalle Fondazioni e 42,2 per i fondi speciali per il volontariato, in base alla Legge 266/91). I beneficiari delle erogazioni delle Fondazioni sono sempre soggetti che perseguono finalità non lucrative di pubblico interesse: dunque sono soggetti privati non profit - a essi nel 2010 è andato il 64,9% degli importi erogati - o istituzioni pubbliche".
 
“Invece di innescare queste inutili polemiche - conclude Olivero del Forum del Terzo Settore - bisognerebbe domandarsi se sia giusto che iniziative essenziali per la vita di tanti cittadini e di tante famiglie debbano essere sostenute solo dalla liberalità privata a fronte del progressivo ritrarsi dell’intervento pubblico statale e locale. Da ultimo ci sembra quanto mai opportuno mettere in evidenza il lavoro e - ci permettiamo di sottolineare - i risultati ottenuti dalla Fondazione di Forlì per lo sviluppo del territorio. Sarebbe certamente di maggiore utilità per la nostra comunità un serio e approfondito dibattito su queste tematiche, su quelle cioè della crisi e della crescita, piuttosto che avanzare critiche del tutto infondate".