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Crisi, assunzioni in calo di un terzo rispetto allo scorso trimestre

Relativamente alle previsioni occupazionali della provincia di Forlì-Cesena per il quarto trimestre 2012, Excelsior riporta 840 assunzioni, un terzo in meno rispetto al trimestre precedente

L’andamento del mercato del lavoro, relativamente a “domanda” e “previsioni”, è stato ancora una volta posto al centro del monitoraggio eseguito periodicamente dal sistema camerale mediante Excelsior, il sistema informativo attivato da Unioncamere e Ministero del Lavoro quale banca dati sui fabbisogni occupazionali delle imprese italiane, suddivisi per categoria professionale, tipo di qualifica, titolo di studio, tipologia contrattuale, territorio e dimensione aziendale.

Il volume 2012, e gli specifici report (annuali e trimestrali), sono pubblicati e disponibili sul sito della Camera di Commercio di Forlì-Cesena (www.fc.camcom.gov.it, area informazione economico statistica). Il sistema Excelsior, liberamente accessibile all’indirizzo: https://excelsior.unioncamere.net/, costituisce, dal 1997, un valido strumento informativo per monitorare il mercato del lavoro anche nella provincia di Forlì-Cesena, poiché ne tratteggia con precisione la situazione strutturale, quella dinamica e le tendenze in atto; Excelsior si caratterizza, quindi, come componente indispensabile per l’analisi territoriale e per la definizione di politiche attive in materia di formazione e di nuova occupazione.

Relativamente alle previsioni occupazionali della provincia di Forlì-Cesena per il quarto trimestre 2012, Excelsior riporta 840 assunzioni, un terzo in meno rispetto al trimestre precedente, con un tasso di entrata pari a circa 9 unità su mille dipendenti (9,8 è il valore regionale e 11,5 quello nazionale). A differenza di quanto accaduto a livello nazionale, la provincia vede una flessione delle assunzioni "non stagionali" (-7%), che si aggiunge alla forte riduzione della componente "stagionale" (-62%). Pur meno rilevante del trimestre precedente, quest’ultima mantiene una quota significativa sul totale delle assunzioni previste in provincia (30%).

Il 61% delle assunzioni previste sarà nel settore dei servizi (con particolare riferimento al commercio), mentre il 54% sarà realizzato da imprese di maggiori dimensioni (con almeno 50 addetti). Un terzo delle assunzioni sarà di natura stagionale e comunque solo il 14% di esse sarà a tempo indeterminato. Le nuove assunzioni richiedono per il 60% dei casi una specifica esperienza pregressa; l’11% delle imprese prevede difficoltà nel reperimento delle figure professionali desiderate, mentre il 12% delle assunzioni sarà per lavoratori immigrati.

Fra le figure professionali maggiormente richieste nel quarto trimestre 2012 ci sono gli “operai specializzati e i conduttori di impianti per l’industria alimentare” e “cuochi e camerieri” (entrambi con l’11,9% del totale); seguono i “commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali” (10,7%) e il “personale di segreteria e servizi generali” (7,2%). Inoltre, nel 26% dei casi le imprese ritengono difficoltoso il reperimento di “operai specializzati nei settori dell’edilizia e della manutenzione degli edifici”. Riguardo alle assunzioni “non stagionali” previste nell’ultimo trimestre del 2012 (590), il 9% di esse sarà rivolto a laureati, il 33% a diplomati, il 17% a lavoratori in possesso di una qualifica professionale, mentre la restante parte (41%) non prevede alcuna formazione specifica.

Parallelamente alla rilevazione “congiunturale” dei fabbisogni occupazionali prosegue anche l’attività di aggiornamento del sistema informativo Excelsior su base annuale, indispensabile per cogliere le tendenze di fondo che caratterizzano la domanda di lavoro delle imprese nella provincia di Forlì-Cesena. I dati Excelsior per l’intero 2012 riportano un saldo negativo (assunzioni – cessazioni) di 1.170 posti di lavoro. La serie storica dei tassi di variazione provinciali evidenzia per la quarta volta dal 1997, anno di inizio della rilevazione, un valore negativo (-1,2%).

La serie storica provinciale riporta, inoltre, un aumento negli anni del peso dei contratti a tempo determinato (79,3% sul totale delle assunzioni del 2012) e una contestuale riduzione di quelli a tempo indeterminato (11,8%). Con riferimento al 2012, la provincia di Forlì-Cesena si caratterizza per la minor diffusione di quest’ultima tipologia contrattuale, se paragonata al livello regionale (21,1%) e al livello nazionale (26,4%).

L’analisi per grado d’istruzione mostra che il titolo universitario in provincia, nel 2012, è richiesto per circa il 10% delle assunzioni, valore inferiore a quello regionale e nazionale (14,5%); il diploma di scuola superiore è richiesto nel 49% dei casi, mentre la qualifica professionale arriva all’8% dei casi. Sempre nel 2012, le professioni più richieste dalle imprese della provincia di Forlì-Cesena riguardano quelle qualificate nel commercio e nei servizi (il 24,8% per commessi e cassieri), gli operai specializzati (20,0%), le professioni tecniche (15,4%) e impiegatizie (11,3%).

“Appare evidente – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena – che tutta la nostra economia e i livelli occupazionali stanno risentendo pesantemente della crisi tuttora in atto che ha amplificato ben note difficoltà strutturali preesistenti. La Camera di Commercio, da sempre particolarmente attenta alle dinamiche del locale mercato del lavoro, continua ad operare per rafforzare tutto il sistema imprenditoriale con azioni rivolte alla crescita delle conoscenze e delle competenze presenti all’interno delle imprese, affinché risultino rafforzate la competitività delle aziende  e l’attrattività del territorio”.

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