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Forlì, edilizia in crisi. Allarme di Confartigianato

Il comparto delle costruzioni si trova a fronteggiare una situazione di crisi ormai triennale come si evince anche dall'ultima rilevazione effettuata da Confartigianato, che evidenzia un calo del 20%

Il comparto delle costruzioni si trova a fronteggiare una situazione di crisi ormai triennale come si evince anche dall'ultima rilevazione effettuata da Confartigianato, che evidenzia un livello di attività inferiore di un quinto pari al 20,2% rispetto al massimo pre crisi di inizio 2008. Nel corso dell'ultimo biennio, l'occupazione nell'edilizia e installazione di impianti è scesa del 4,6%, situazione aggravata dalla mancata attuazione del Piano Casa, in cui erano riposte aspettative importanti per il rilancio del settore.

Spiega il responsabile della categoria Paolo Gabelli “il settore delle costruzioni mostra un recupero ancora limitato, le aziende sono in affanno. Non solo non c’è ancora stata la ripresa, ma la situazione è aggravata dai tempi di pagamento che, in Italia, sono il doppio della media europea per quanto riguarda la committenza privata e ben il triplo per quanto riguarda la pubblica amministrazione.”

Un recente studio di Confartigianato mette in luce come nel 2011, in Italia, i tempi medi di pagamento della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese fornitrici di prodotti e servizi si attestino a 180 giorni, contro i 65 della media europea. Non va meglio nelle forniture private: le imprese italiane registrano tempi medi di pagamento dei privati di 79 giorni, il doppio dei 40 giorni europei.

Tra il 2010 e il 2011, in Italia, i tempi di pagamento dei privati salgono di 9 giorni, quelli delle imprese fornitrici aumentano di 7 giorni. In Europa la situazione è, invece, stazionaria. La nota positiva è la leggera controtendenza dei pagamenti della pubblica amministrazione, in flessione di 6 giorni. “Dati preoccupanti, tenendo conto del ruolo svolto dalle aziende del settore, che nel 2009 hanno generato un valore aggiunto di 85.932,2 milioni di euro, pari al 6,3% del totale dell’economia e nel 2010 contavano 1.929.594 occupati, svolgendo un fondamentale funzione di traino anche per l’occupazione.” Conclude Gabelli “solo nella nostra provincia, nel 2010, l’edilizia ha impiegato 11.160 persone, con 5.519 imprese artigiane attive, con un valore aggiunto del 7,5% per l’intero territorio.”

 

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