rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Banca di Forlì e il nuovo corso con la fusione, Ravaioli: "Lascio una banca viva"

La Bcc ravennate, forlivese e imolese opererà all'interno del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea

Si sono svolte sabato, rispettivamente in mattinata al PalaFiera di Forlì e al pomeriggio al PalaCattani di Faenza, le assemblee dei soci che hanno approvato la fusione per incorporazione della Banca di Forlì nella Bcc ravennate e imolese, dando vita alla Bcc ravennate, forlivese e imolese. Le assemblee sono state attivamente partecipate registrando record storici di presenze: erano presenti in proprio o per delega, oltre 1.100 soci (quorum di partecipazione al 40%) a Forlì e oltre 5.400 soci a Faenza (quorum di partecipazione al 22,5%).

Con l’approvazione del progetto di fusione le assemblee hanno dato il via alla costituzione di una realtà che si colloca tra le prime cinque delle cooperazione di credito nazionale. La Banca, risultante dalla fusione con effetto dal primo luglio, avrà una importante dotazione patrimoniale di circa 350 milioni di euro ed un prodotto bancario lordo di oltre 7 miliardi di euro, potrà contare su 27.000 soci e 130mila clienti e opererà con circa 600 dipendenti nelle 67 filiali dislocate sulle province di Ravenna, Forlì–Cesena e Bologna. La Bcc ravennate, forlivese e imolese opererà all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.

“Abbiamo lavorato molto nell’ultimo anno per questo progetto di fusione – afferma il presidente Secondo Ricci, alla guida della Bcc - lo abbiamo presentato ai soci e la partecipazione così numerosa a queste assemblee conferma la condivisione da parte della nostra base sociale del percorso intrapreso, in piena coerenza con i princìpi della riforma del credito cooperativo, che chiede Bcc di dimensioni più rilevanti, solide, in grado di affrontare le sfide del mercato ma sempre attente al territorio e alle comunità di riferimento. Esprimo un vivo ringraziamento a tutti i soci intervenuti. E' stata una tappa fondamentale per il processo di crescita della nostra Bcc.”

Fiducia esprime Domenico Ravaglioli, presidente della Bcc di Forlì, che lascerà la guida dell’istituto forlivese e non entrerà nel consiglio di amministrazione della Banca. “I soci della Bcc di Forlì hanno approvato questo progetto di fusione perché necessario e perché sono pienamente consapevoli che oggi occorre raggiungere dimensioni più rilevanti per competere nel sistema bancario. Storicamente i buoni rapporti con la Bcc ravennate e imolese ci hanno fatto apprezzare le capacità e le qualità degli amministratori e dei suoi dirigenti ed hanno favorito il dialogo su questo progetto di fusione. Lascio una banca viva, che continua ad aumentare clienti e conti correnti, che ha purtroppo pagato in questi anni la crisi del settore immobiliare sul quale siamo particolarmente esposti. Questa fusione è attesa dai nostri soci con grande fiducia.”

Piena soddisfazione anche nelle parole di Maurizio Gardini, presidente Nazionale di Confcooperative, che, intervenuto alle Assemblee, ha espresso un forte apprezzamento per la fusione. “Questa fusione ha una enorme valenza strategica, perché proietta la Banca ad essere punto di riferimento per il credito cooperativo in Romagna e non solo. Avrà una forte responsabilità a livello nazionale, nel sostenere in modo deciso ed energico il rispetto della missione del credito cooperativo ed indicare linee di indirizzo lungimiranti mettendo sempre al centro i soci, le famiglie e le imprese.”

Al fine di garantire la rappresentanza di tutte le aree territoriali, nella nuova realtà bancaria, in coerenza con il numero di Soci e le attività svolte sul territorio, entreranno a far parte del consiglio di amministrazione Cleonildo Bandini, Giuliana Cortini, Gianni Lombardi e Amedeo Scozzoli, attuali amministratori della Bcc di Forlì, in sostituzione dei dimissionari amministratori della Bcc ravennate e imolese Mauro Basurto, Pierpaolo Ettore Burioli, Tiziano Poggipollini, Giampiero Reggidori. A comporre il collegio sindacale Girolamo Giorgio Rubini (sindaco effettivo) e Nicola Maria Baccarini (sindaco supplente) di Forlì in sostituzione dei dimissionari Roberto Monti (presidente del collegio sindacale) e Cinzia Vignoli (sindaco supplente).

Le assemblee, nella parte ordinaria, hanno inoltre approvato i rispettivi bilanci dell’esercizio 2016. La Bcc ravennate e imolese chiude con un risultato positivo di oltre 3,7 milioni di euro, in linea con lo scorso anno. L’utile, dopo gli accantonamenti a riserve, è stato destinato per 300.000 euro ai soci a titolo di dividendo e per 450.000 euro a beneficenza e mutualità. Si rafforzano gli indici di solidità patrimoniale: il Cet1, coefficiente di patrimonializzazione, si attesta al 18,23%, i Fondi Propri a 307 milioni ed il patrimonio contabile a 312 milioni di euro. Approvato anche il bilancio della Bcc di Forlì, chiuso in perdita per effetto degli oneri straordinari legati alle importanti svalutazioni di crediti anomali effettuate, derivanti dall’esposizione nei confronti delle aziende del settore immobiliare e delle costruzioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Banca di Forlì e il nuovo corso con la fusione, Ravaioli: "Lascio una banca viva"

ForlìToday è in caricamento