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Gas e luce sotto la lente di Confartigianato: "Piccole imprese italiane penalizzate"

Confartigianato di Forlì ribadisce la necessità di adeguare le tariffe energetiche coi competitor europei, per non penalizzare ulteriormente le imprese italiane

L’ufficio studi di Confartigianato ha analizzato gli ultimi dati pubblicati sul commercio estero da cui emerge l’ulteriore calo delle importazioni di energia, il cui valore nei primi nove mesi del 2020 scende del 41,1%, pari a 16,4 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La caduta delle importazioni è la combinazione di una riduzione del 29,7% dei valori medi unitari e di una contrazione del 16,2% dei volumi; a settembre i prezzi dell’import di energia – indice sintetico dei prezzi di petrolio greggio, gas naturale e prodotti raffinati – calano del 29,3% rispetto a un anno prima, collocandosi sui livelli del 2016. Sulla base di tali andamenti, a settembre la bolletta energetica degli ultimi dodici mesi scende a 25,7 miliardi di euro, collocandosi all’1,6% del PIL, in forte riduzione rispetto al 2,4% del 2018 e al 2,1% del 2019. La flessione dell’import è più marcata per il petrolio greggio, che scende del 44,5%, rispetto al gas naturale (-39,3%) energia elettrica (-38,2%) e prodotti raffinati (-34,1%).

L’esame dei dati energetici del Mise evidenzia che nei primi nove mesi del 2020 i quantitativi di petrolio importato sono scesi del 19,9%, mentre nello stesso periodo le importazioni di gas sono scese dell’8,6%. I prezzi del gas per le piccole imprese sono in trend discendente: nel dettaglio nel primo semestre del 2020 segnano un calo tendenziale del 7,7% in Italia e del 3% in Eurozona, mentre salgono del 2,1% in Germania. Nonostante questo andamento divergente, il prezzo del gas per le piccole imprese in Italia è del 18,6% superiore a quello dei competitor tedeschi di analoga dimensione, superando dell’8,5% la media Ue a 27. Il gap di competitività si è allargato nella prospettiva di lungo periodo: dai massimi del primo semestre 2013, i prezzi del gas per le piccole utenze industriali sono scesi del 22,9% in Italia a fronte del calo del 30,1% rilevato in Germania, collocandosi al di sopra di quelli dei maggiori paesi dell’Unione europea. Secondo le ultime stime dell’Enea nel terzo trimestre del 2020 il prezzo del gas per le imprese si colloca al livello più basso degli ultimi sette anni, registrando una diminuzione tendenziale del 28% per quelli pagati dalle piccole imprese. 

Confartigianato di Forlì ribadisce la necessità di adeguare le tariffe energetiche coi competitor europei, per non penalizzare ulteriormente le imprese italiane. Per questo, diviene oggi indispensabile l'avvio di un confronto sulle iniziative da adottare per consentire il recupero di 3,4 miliardi di addizionali illegittimamente versate per le annualità 2010 e 2011. 

Confartigianato, assieme alle altre organizzazioni di rappresentanza delle imprese, ha chiesto al Ministro Gualtieri un incontro urgente sul tema delle addizionali provinciali sulle accise sull’energia elettrica, dichiarate in contrasto con la disciplina europea. “Pur consapevoli della rilevante portata finanziaria dei rimborsi in questione si tratta anche di una importante questione di principio, che vede la tutela dell’affidamento e la certezza del diritto al centro del rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente. Specie in un periodo storico e complesso come quello attuale, in cui il tessuto produttivo del Paese è messo a dura prova, è quanto mai urgente trovare una soluzione tempestiva per l'individuazione di un percorso che porti al riconoscimento dei rimborsi di quanto indebitamente versato” concludono le Associazioni datoriali.

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