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Gli edicolanti chiedono aiuto al governo: "Anche per noi misure di sostegno"

"La categoria degli edicolanti è stata esclusa da ogni forma d'aiuto - tuona Portolani -. Noi restiamo volentieri aperti, perchè abbiamo a cuore i cittadini e la collettività"

Estendere anche alle edicole le misure di sostegno nel Decreto Legge Cura Italia. E' la richiesta di Marinella Portolani, presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai di Forlì e Membro Giunta del Consiglio Nazionale (Snag), contenuta in una lettera inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, al presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, e al direttore generale Fieg, Fabrizio Carotti. "La categoria degli edicolanti è stata esclusa da ogni forma d'aiuto - tuona Portolani -. Noi restiamo volentieri aperti, perchè abbiamo a cuore i cittadini e la collettività. Ci piace il nostro lavoro e siamo professionali. Ma non siamo stati inclusi in nulla e questo è assurdo".

Nella missiva Portolani ribadisce "lo sforzo che la maggior parte degli edicolanti sta facendo per garantire da un lato la continuità nella diffusione della carta stampata (e quindi il mantenimento degli incentivi pubblicitari alle amministrazioni editoriali) e dall’altro la garanzia di pluralismo informativo per i cittadini, non trova un adeguato sostegno economico né nel Decreto Legge Cura Italia e tanto meno dalla Federazione Italiana Editori. Infatti, se le ultime misure restrittive mantengono le edicole e quindi l’attività di vendita del prodotto quotidiano e periodico fra quelle che sono considerate essenziali dall’altro, lo sforzo di “restare aperti” è vanificato dal timore dei cittadini di uscire di casa per comprare il giornale ancorché ciò sia consentito".

I cittadini rispettano lo "stare in casa" e questo si ripercuote sul fatturato degli edicolanti. "Pertanto è grave che, in considerazione del fatto che le edicole possono restare aperte (e lo fanno con grande sacrifico) poi debbano pagare il prezzo di non poter accedere alle misure di sostegno economico del Decreto Cura Italia", continua Portolani. Ma il presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai di Forlì evidenzia un'altra problematica: "Non è chiaro se l’edicolante abbia diritto al bonus di 600 euro; inoltre non è legittimo che le edicole siano state altresì escluse dal credito d’imposta previsto nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione per il mese di marzo".

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