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Green pass e possibili nuove restrizioni: timori tra gli esercenti per la possibile doccia fredda

Il green pass allargato - con il ciclo completo di vaccinazione e non più con una sola dose - dovrebbe entrare in vigore a inizio agosto

Green Pass, è la settimana decisiva. Entro venerdì sarà tutto più chiaro, e si capirà se davvero servirà un certificato di guarigione, un certtificato di avvenuta vaccinazione o un tampone negativo per accedere ad alcune attività commerciali (forse solo discoteche e ristoranti al chiuso). Durante la cabina di regia, inizialmente convocata per martedì, ma che secondo le ultime indiscrezioni potrebbe slittare, saranno discussi gli ultimi dettagli, ma la lista dei luoghi dove si potrà accedere solo con la certificazione nelle intenzioni di Draghi potrebbe essere già pronta ed entrare in vigore il 26 luglio.

Il green pass allargato - con il ciclo completo di vaccinazione e non più con una sola dose - dovrebbe entrare in vigore a inizio agosto con l'obiettivo di evitare cambi di colore a stretto giro di posta delle Regioni e mantenere l'Italia bianca almeno fino a metà mese nonostante i contagi in crescita. Nessun passaggio di regioni in zona gialla sembra all'orizzonte nelle prossime settimane. Il certificato per immunizzati, guariti dal Covid o 'tamponati' negativi entro le 48 ore potrebbe essere obbligatorio anche per i ristoranti al chiuso, ma ci sarà battaglia. Quasi scontato che venga richiesto per stadi, piscine, palestre, concerti e tutte le attività collettive.

I nuovi parametri di rischio per le Regioni e la proroga dello stato d'emergenza (che scade il 31 luglio) dovrebbero incontrare meno ostacoli, secondo le previsioni. In caso di un aumento futuro dell'occupazione dei posti letto negli ospedali, la zona gialla potrebbe diventare uno scenario concreto. Non da subito, se si deciderà, come sembra certo, di tenere in maggior conto la pressione sulla sanità piuttosto che l'incidenza dei casi (che in Sardegna, ad esempio, presto sfonderà il tetto che fa restare in zona bianca).

Una situazione che preoccupa, e non poco, il mondo del commercio. "La stagione estiva sta per entrare nel suo pieno, eppure la preoccupazione degli imprenditori cresce a causa dell’incertezza generata dal dibattito sulla possibilità di introdurre nuove restrizioni alla mobilità dei cittadini - afferma il presidente di Fipe Forlì, Andrea Zocca -. Questo nonostante il generale aumento della fiducia, tornata ai livelli dello stesso periodo del 2019, e una buona capacità di ripresa dimostrata dalle performance economiche registrate nel II trimestre di quest’anno. Un netto miglioramento, dunque, rispetto al periodo buio del lockdown, eppure le recenti discussioni appaiono come una possibile doccia fredda agli occhi degli esercenti che solo da poche settimane hanno potuto riprendere a lavorare con un minimo di continuità".
 

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