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Economia

Hera, calo dei ricavi del 6%: "Colpa degli effetti climatici e dei prezzi energetici"

"L’esercizio 2014, nonostante un calo dei ricavi del 6%, dovuto soprattutto agli effetti climatici e all’andamento dei prezzi energetici, si è concluso per il Gruppo con i risultati in crescita rispetto al 2013", afferma Hera

Il consiglio d'amministrazione del Gruppo Hera ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre, unitamente al Bilancio di Sostenibilità. "L’esercizio 2014, nonostante un calo dei ricavi del 6%, dovuto soprattutto agli effetti climatici e all’andamento dei prezzi energetici, si è concluso per il Gruppo con i risultati in crescita rispetto al 2013, realizzati trimestre dopo trimestre con risultati sempre positivi", evidenzia Hera.

"La resilienza del portafoglio bilanciato multiutility, la focalizzazione sulle attività core, l’azione di continua espansione dei mercati e l’estrazione di sinergie dalle integrazioni societarie hanno saputo contrastare gli impatti negativi dello scenario esterno e l’impatto negativo del clima invernale, il più mite degli ultimi 30 anni - commenta il Gruppo -. A questo si è aggiunta la continuazione dell’azione di consolidamento in Friuli Venezia Giulia, con l’integrazione di Est Reti Elettriche, Isontina Reti Gas e Amga Udine, che ha contribuito all’accelerazione dei risultati".

“Nonostante il quadro economico tuttora recessivo e il clima particolarmente mite dello scorso inverno, i risultati 2014 sono in linea con il Piano Industriale ed evidenziano valori in crescita, confermando la validità del modello multibusiness di Hera”, afferma Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo di Hera. “Fondamentali sia il contributo della crescita organica e i positivi risultati in tutte le principali aree di business del Gruppo, sia le attività di integrazione, che consentono l’estrazione di sinergie anche dalle nuove realtà appena integrate, oltre ad AcegasAps. Con Amga Udine, in particolare, abbiamo ulteriormente ampliato il consolidamento del Gruppo nel Friuli Venezia Giulia. Nel 2014 il margine operativo lordo per addetto ha superato, anche sul perimetro allargato, i 100.000 euro, pur avendo di recente consolidato tre aziende attualmente in una fase iniziale di integrazione. Chiudiamo quindi con soddisfazione anche questo dodicesimo bilancio, in quanto ancora una volta siamo riusciti a compensare gli effetti negativi della persistente congiuntura macro-economica e a raggiungere già dal primo anno una parte fondamentale della crescita prospettata nel Piano Industriale al 2018, con risultati in crescita a tutti i livelli del conto economico”.

“Ai positivi risultati raggiunti hanno contribuito in modo rilevante le attività regolate, ma riflettono altresì la capacità del Gruppo Hera di operare sui mercati liberalizzati come evidenziato dal costante aumento delle quote di mercato sia nei volumi dei rifiuti speciali sia nella clientela energy”, spiega Stefano Venier, Amministratore Delegato Hera. “Importanti inoltre gli effetti che si stanno traendo dalle attività di gestione della struttura del debito realizzate negli ultimi 18 mesi e, in particolare, con l’emissione del primo Green Bond. La gestione ha creato valore per tutti gli stakeholder del Gruppo come dimostrato da tutti i principali indici del bilancio di sostenibilità: la ricchezza distribuita al territorio ha sfiorato gli 1,6 miliardi di euro, gli investimenti sono cresciuti per il terzo anno consecutivo, sono migliorati tutti i parametri che interessano clienti, lavoratori e ambiente.”

Ricavi per circa 4,2 miliardi di euro - Nel 2014, i ricavi sono stati pari a 4.189,1 milioni di euro, in calo del 6% rispetto ai 4.456,9 milioni di euro del 2013. L’effetto dei ridotti volumi di vendita nell’energia elettrica, per effetto della crisi, e nel gas e teleriscaldamento, per il clima particolarmente mite, unito al calo calo dei prezzi di vendita delle commodities, è stato solo parzialmente compensato dall’espansione della clientela nei servizi energetici e nel mercato dei rifiuti speciali. Hanno inoltre contribuito a contenere il calo del fatturato il consolidamento realizzato nell’anno dei perimetri relativi ai territori di Gorizia e Udine.

Margine operativo lordo (MOL) per circa 868 milioni di euro, in crescita del 7%
Il margine operativo lordo del 2014 sale a 867,8 milioni di euro, rispetto agli 810,2 milioni di euro del 2013, con una crescita di 57,6 milioni di euro (+7,1%). A questo risultato hanno contribuito tutte le principali aree d’affari del Gruppo: l’area Gas aumenta di 10,4 milioni di euro, l’area Energia Elettrica di 24,1 milioni di euro, l’area Ciclo Idrico di 23,6 milioni di euro e l’area Ambiente di 2,5 milioni di euro.

Risultato operativo e utile ante-imposte in crescita, migliora la gestione finanziaria
L’utile operativo è di 441,2 milioni di euro, in crescita di 41,5 milioni di euro (+10,4%), rispetto ai 399,7 milioni dell’analogo periodo del 2013. Il risultato della gestione finanziaria al 31 dicembre 2014 è di 138 milioni di euro, +1,3% rispetto al 2013, a causa soprattutto dei minori utili apportati dalle società collegate e in joint venture. Tra gli elementi positivi che hanno tuttavia portato a un miglioramento della gestione finanziaria ci sono il minor costo dell’indebitamento medio rispetto all’anno precedente (che si attesta appena al di sotto del 4% grazie a operazioni di rifinanziamento effettuate nel corso degli ultimi 18 mesi) e i proventi da dividendi in partecipazioni finanziarie. L’utile prima delle imposte adjusted (depurando i risultati dagli elementi straordinari non ricorrenti) cresce del 15,1%, dai 263,4 milioni di euro del 2013 ai 303,2 milioni di euro del 2014.

Utile netto di oltre 180 milioni di euro
L’utile netto adjusted 2014 ammonta a 181,2 milioni di euro con una crescita di quasi 36 milioni di euro rispetto al 2013 (+24,7%), grazie anche ad una miglior aliquota fiscale media rispetto all’esercizio precedente (40,2% rispetto al 44,8%). Questo risultato include 17,6 milioni di interessenze di terzi (rispetto ai 16,8 del 2013).

Investimenti per circa 350 milioni di euro e rapporto posizione finanziaria netta/MOL in miglioramento a 3,04
Nel 2014, gli investimenti lordi del Gruppo ammontano a 348,6 milioni di euro, in crescita rispetto al 2013 (+10%) e in linea con quanto previsto dal piano industriale. Gli investimenti sono riferiti, principalmente, a interventi su impianti, reti ed infrastrutture.
La posizione finanziaria netta è scesa negli ultimi tre mesi dell’anno: 2.640,4 milioni al 31 dicembre scorso rispetto ai 2.700 milioni di euro del 30 settembre, grazie alla costante azione di gestione attiva dei crediti; la conseguente generazione di cassa ha consentito di coprire gli investimenti e il pagamento dei dividendi distribuiti nell’anno. Il confronto con i 2.566,7 milioni di fine 2013 evidenzia un incremento riconducibile al consolidamento di Est Reti Elettriche, Isontina Reti Gas e Amga Udine. L’esercizio si chiude quindi con un rapporto PFN/MOL migliore rispetto al 2013 che passa da 3,17 a 3,04 volte confermando la solidità finanziaria del Gruppo, tra le migliori del settore.

Proposta di dividendo per 9 centesimi per azione, in linea con il 2013
A fronte dei risultati conseguiti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del prossimo 28 aprile un dividendo di 9 centesimi per azione, in linea con quanto erogato nello scorso esercizio, che rappresenta quasi il 4,6% di rendimento sul valore delle azioni a fine 2014. Lo stacco della cedola avverrà il 22 giugno, con pagamento a partire dal 24 giugno.

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