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Economia

I 'Sigilli' della biodiversità attribuiti al Raviggiolo e alla Vacca Romagnola

Al formaggio prodotto sulle nostre colline e alla razza bovina autoctona attribuito il ‘Sigillo’ di Campagna Amica nell’ambito del grande Villaggio Coldiretti di Roma

 Con oltre 6.050 specie del mondo animale e 3.250 specie vegetali, l’Emilia Romagna è una delle regioni italiane con la più alta biodiversità, una biodiversità che però rischia di sparire visto che in Italia nell’ultimo secolo sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Quest’oggi, in occasione dell’apertura del Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma, alla quale ha preso parte anche una nutrita delegazione di associati della provincia di Forlì-Cesena, è stata inaugurata una vera e propria Arca di Noè dove scoprire i cibi, le piante e gli animali salvati dall’estinzione.

A selezionarli la Fondazione Campagna Amica che ha attribuito a queste eccellenze della biodiversità agricola italiana, salvate grazie al lavoro di generazioni di agricoltori e allevatori, i ‘sigilli’ di qualità. Tra i prodotti selezionati dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica c’è anche il Raviggiolo, tipicità delle nostre colline e unico prodotto trasformato ad ottenere il ‘sigillo’. In totale in Emilia Romagna i sigilli sono 17, di cui 6 prodotti vegetali (Albicocca Val Santerno di Imola, Farro Dicocco, Mela Campanina, Mela Rosa Piacentina, Pera di San Giovanni, Patata di Montese), un prodotto trasformato (il Raviggiolo, formaggio fresco prodotto sull’Appennino Romagnolo) e ben 10 razze animali (Asino Argentato di Sologno, Pecora Cornigliese, Suino Mora Romagnola, Suino Nero di Parma, Tacchino di Parma e Piacenza, Vacca Romagnola, Vacca Varzese-Ottonese, Vacca Modenese, Vacca Reggiana, Vacca Bruna Italiana).

I “Sigilli” di Campagna Amica sono stati raccontati in un apposito atlante grazie ai contributi di accademici e studiosi, una ricerca di carattere sociologico con la presentazione di ricette e storie di agricoltori custodi, per comprendere l’importanza della conservazione di un patrimonio unico al mondo. Se i prodotti vegetali possono essere trovati nella loro stagione e il Raviggiolo solo nelle stagione invernale in quanto è un formaggio che va consumato fresco e tradizionalmente si produceva solo nei mesi freddi, i prodotti animali come i salumi di Mora Romagnola possono essere trovati lungo tutto l’arco dell’anno nel circuito di Campagna Amica del territorio, che in Emilia Romagna può contare su una rete di oltre mille punti vendita tra fattorie, mercati e botteghe. Particolare significato rappresenta il riconoscimento anche per la Vacca Romagnola per il valore che essa rappresenta nella realtà agricola passata e presente della nostra provincia dove, nonostante la contrazione dei capi allevati, soprattutto in collina e montagna, rimane una realtà produttiva importante e come tale da tutelare.    

“La difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy” - ha affermato assistendo alla consegna del sigillo il neo Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena Massimiliano Bernabini sottolineando poi che - “investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo”.

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