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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Legacoop, presentato il piano di lavoro: "Tempi maturi per la Romagna metropolitana"

Il piano di lavoro dell'Associazione, l'andamento dell'economia e il percorso che porterà alla costituzione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, prevista per il 2017, sono stati i temi forti al centro della discussione.

"Chiediamo, perché il tempo è maturo, che le Istituzioni e la politica facciano una proposta per un assetto di governo unitario dell’area romagnola», dotata delle stesse deleghe regionali assegnate alla città metropolitana. È con questa indicazione forte da parte del presidente Guglielmo Russo che si è aperta l’assemblea dei delegati di Legacoop Romagna, tenuta lunedì alla sala congressi della Fiera di Forlì alla presenza tra gli altri del presidente regionale Giovanni Monti e del Sindaco di Forlì, Davide Drei.‎ Ospite d\'onore il ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina, nel primo pomeriggio in visita alla Fruttagel di Alfonsine.

Legacoop, il ministro Martina a Forlì (foto di Alessandra Salieri)

"Ci immaginiamo un assetto di area vasta Romagna che faccia tesoro dell\'esperienza già sperimentata con la costituzione dell'Ausl romagnola e dotata delle stesse deleghe regionali assegnate alla città metropolitana", gli ha fatto eco il direttore generale, Mario Mazzotti.
Legacoop Romagna associa 458 cooperative, comprese le fuori sede, con più di 400 mila soci. Gli occupati sono circa 27.500, la stragrande maggioranza dei quali a tempo indeterminato. Il valore della produzione è di 6 miliardi e 8oo milioni di euro, il patrimonio netto si attesta sui 2 miliardi e 890 mila euro. L’organizzazione di area vasta – nata a fine 2013 dalla fusione delle associazioni di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – conferma quindi la sua solidità, nonostante la crisi abbia colpito molto duro, in particolare nel settore dell’edilizia dove si sono persi fino al 60% dei posti di lavoro e sono scomparse realtà storiche.

"Ancora oggi il quadro economico è tutt’altro che rassicurante - ha detto Mazzotti -e nonostante vi siano timidi segnali di ripresa che registriamo anche nell\'andamento di alcune nostre imprese la situazione complessiva resta critica". "Se è vero che stiamo uscendo dalla recessione è altresi vero che cresciamo ancora troppo poco - ha dichiarato Russo -. Noi non possiamo accontentarci di essere il Paese dello zero virgola o, come ci ricordava l\'ultimo rapporto del Censis, il Paese dove vince la pura cronaca o l\'approccio di corto respiro".

"Noi cooperatori stiamo dalla parte di chi vuole fare ripartire davvero l\'Italia e lo dimostriamo attraverso le nostre esperienze in atto", ha proseguito il direttorei citando la nascita di Allenza coop 3.0, gli oltre 200 milioni di investimento previsti nei prossimi 24 mesi da Commercianti Indipendenti Associati, gli investimenti del gruppo Unipol-Sai, i successi imprenditoriali della CMC di Ravenna e "la voglia di innovare e di investire e di svilupparsi delle nostre cooperative che per il 2016 ci segnalano un fabbisogno minimo di 50 milioni di euro per investimenti".

L’altro grande cardine del piano di lavoro è la costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, insieme a Confcooperative e AGCI. «Un obiettivo che non possiamo fallire – ha detto Mazzotti nella sua relazione – ma che non potrà funzionare se sarà una semplice fusione a freddo». Da qui la proposta di discutere il documento di costituzione dell’Aci nelle assemblee delle cooperative e di aprire subito un tavolo permanente di coordinamento con Confcooperative e Agci a livello Romagna. L’attività 2016 di Legacoop ruota attorno a una serie di iniziative pubbliche di livello. Il cardine sarà una convention sul sistema territoriale romagnolo, ad aprile. Poi si farà il punto su welfare, ambiente, logistica, trasporti e politiche agroindustriali, con una serie di appuntamenti specifici da qui a fine anno. Sul versante associativo il 2016 sarà l’anno in cui tutte le realtà contabili e fiscali che erogano i servizi alle imprese si unificheranno in Federcoop Rete Servizi Romagna. Al via anche il contratto di rete “Treseiuno” tra le aziende che si occupano di comunicazione e informatica.

‎"Abbiamo scelto - ha detto il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti - di superare i territori provinciali passando da 9 a 5 struttire. Il primo gennaio 2017 saremo pronti per costituire l\'Alleanza delle Cooperative Italiane come modo per rilanciare la rappresentanza, a partire dal primo gennaio 2017. Ci mettiamo a disposizione per attivare una progettualità che superi ogni confine per dispiegarsi tra le cooperative, non solo di Legacoop. ‎Le cooperative hanno aumentato gli occupati del 5% negli ultimi 5 anni, nonostante le crisi drammatiche che abbiamo dovuto affrontare".‎ "A due anni di distanza dall\'inizio dell\'esperienza di Governo - ha detto il ministro Martina - abbiamo preso una via buona di indirizzo e strategia, non legata solo alla gestione delle emergenze ma che descrive un orizzonte di politiche certe. In questi 24 mesi ho toccato con mano il valore della stabilità istituzionale e politica del Paese, che dà la possibilità di stare dentro ai dossier e ai problemi fino in fondo".

Martina ha rivendicato la capacità del Governo di aprire concretamente una strada di cambiamento su temi cardine come il lavoro e il credito. «Dopo Expo torna di grande attualità lo strumento cooperativo. I territori che hanno retto e rilanciato sono quelli in cui la presenza cooperativa è più forte che in altri. L\'Emilia-Romagna è l\'esempio di come ‎questo sia avvenuto. Ora occorre rilanciare la modernità dello strumento cooperativo, adeguandolo ai nuovi scenari e ai nuovi bisogni, come l\'internazionalizzazione e il ricambio generazionale delle imprese agroalimentari". "Per noi è fondamentale - ha concluso Martina - che le medie imprese puntino ai mercati esteri, sviluppando questa vocazione‎ in modo strutturale. In questo c\'è una scommessa enorme per il movimento cooperativo, che può consentire alle aziende di fare il salto di qualità aggregandosi per pensare in grande".

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