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Economia

Imprese al femminile, in provincia sono 7582: aumentano nel settore immobiliare e nei servizi alle imprese

Nel confronto con il 31 dicembre 2021 si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese femminili (-0,1%), mentre si registra una lieve variazione negativa a livello regionale (-0,4%) e nazionale (-0,4%)

Crescita delle imprese femminili attive nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, diversamente dalla diminuzione a livello regionale e nazionale, secondo quanto rilevato dai dati Infocamere-Movimprese a fine anno 2022. Nel dettaglio, si tratta della seconda più alta variazione tendenziale degli ultimi dieci anni (dopo quella di fine dicembre 2021), in un contesto caratterizzato prevalentemente da diminuzioni o situazioni di stabilità. Le imprese femminili aumentano in molti dei principali settori: servizi alle persone e alle imprese, immobiliare, manifatturiero e, soprattutto, attività professionali. Calano, invece, nell’agricoltura, nel commercio e nell’alloggio e ristorazione. Da evidenziare, in tale contesto, la crescita delle società di capitale.

“Il nostro territorio, nel 2022, a differenza dei risultati in ambito regionale e nazionale, è stato caratterizzato da un incremento annuo delle imprese femminili, dovuto in prevalenza alla tipologia imprenditoriale femminile, ad alta incidenza nei settore dei servizi la cui ripresa ha trainato la crescita delle donne che fanno impresa, maggiormente riscontrabile nel riminese, che vive di un’economia prevalentemente terziaria. Un dato particolarmente positivo è l’aumento del +8,3% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, che indica che più donne hanno scelto di attivare la propria impresa in settori dove è ancora prevalente la presenza maschile – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Purtroppo, però, sono ancora molte le barriere che le donne imprenditrici devono superare, tra cui la carenza di politiche dedicate e il tema cruciale dei servizi per il lavoro e la conciliazione dei tempi. Servono interventi e agevolazioni che favoriscano il fare impresa delle donne nei vari settori, in particolare nel manifatturiero dove la percentuale di imprenditrici è ancora bassa. Il lavoro permette alle donne di raggiungere quel grado di indipendenza economica che consente loro di realizzarsi e, in molti casi, di sfuggire a situazioni discriminatorie e violente ancora troppo spesso presenti nelle dinamiche familiari e nella società”

Le imprese femminili: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 31 dicembre 2022 in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.582 imprese femminili attive, che costituiscono il 20,8% del totale delle imprese attive (21,4% in Emilia-Romagna e 22,8% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2021 si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese femminili (-0,1%), mentre si registra una lieve variazione negativa a livello regionale (-0,4%) e nazionale (-0,4%); nello specifico, questa segue l’incremento che vi era stato nel 2021 (sul 2020), riprendendo il trend che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, durante i quali si sono succeduti cali o fasi di stabilità.

I principali settori economici risultano il Commercio (25,0% delle imprese femminili), l’Agricoltura (16,5%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (13,6%), l’Alloggio e ristorazione (11,4%), l’Industria Manifatturiera (8,3%), le Attività immobiliari (5,9%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (3,9%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,6%). Rispetto al 31 dicembre 2021 si registrano incrementi in quattro dei principali settori economici: +1,4% nelle Altre attività di servizi, +3,2% nell’Immobiliare, +2,8% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche e +5,4% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese; in diminuzione, invece, il Commercio, del 1,5%, l’Agricoltura, del 2,1%, e l’Alloggio e ristorazione, del 1,7%, mentre rimane sostanzialmente stabile l’Industria Manifatturiera (+0,2%).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Altre attività di servizi (58,1%), Alloggio e ristorazione (31,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (26,5%), Commercio (24,5%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (21,3%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (67,8% del totale), seguite dalle società di persone (16,1%) e società di capitale (14,2%); in termini di variazione annua crescono le società di capitale (+2,1%) mentre calano sia le imprese individuali (-0,4%) sia le società di persone (-0,8%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 51,9%) si trovano nei comuni di Forlì (28,6%) e Cesena (23,3%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,1%), Forlimpopoli (3,2%) e Bertinoro (2,6%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,9%), e di Savignano sul Rubicone (4,7%), San Mauro Pascoli (2,6%), Gatteo (2,5%), Gambettola (2,5%) e Longiano (1,7%) (”area del Basso Rubicone”, totale 14,0%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,5%) (Valle del Bidente), Bagno di Romagna (1,9%) e Mercato Saraceno (1,7%) (Valle del Savio) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,8%) (Valle del Montone). In sintesi, il 54,3% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 45,7% in quello di Forlì.

In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (28,8%), Rocca San Casciano (24,7%), Forlimpopoli (23,9%), Modigliana (23,5%), Bagno di Romagna (22,9%), Premilcuore (22,9%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (22,6%), Galeata (22,2%), Cesenatico (22,1%) e Savignano sul Rubicone (22,0%).

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