rotate-mobile
Economia

Imprese, situazione drammatica: “Moria nei piccoli Comuni, paga solo la professionalità”

Spiega a ForliToday Stefania Bartoletti dell'associazione di categoria forlivese: "La motivazione di fondo è sempre la stessa: la minore capacità di spesa dei cittadini, che si fa sentire soprattutto nei piccoli Comuni"

I dati relativi alle aperture e chiusure delle imprese nei primi 8 mesi del 2014, sul territorio provinciale, forniti dall'osservatorio di Confesercenti, mettono in luce una situazione fortemente negativa, denotando chiaramente come gli effetti della crisi si ripercuotano ancora violentemente sulle attività. Spiega a ForliToday Stefania Bartoletti dell'associazione di categoria forlivese: “La motivazione di fondo è sempre la stessa: la minore capacità di spesa dei cittadini, che si fa sentire soprattutto nei piccoli Comuni”.

I numeri parlano chiaro: su un bilancio negativo che vede le chiusure superare quota 600, mentre le aperture fermarsi a poco più di 300, circa il 75% delle cessazioni avviene nei piccoli Comuni.

COMMERCIO AL DETTAGLIO - Esempio lampante il dato del commercio al dettaglio fisso (generi vari), che vede un saldo negativo di 89 unità, delle quali solo 30 nei capoluoghi Forlì e Cesena: “C'e una sofferenza, ad esempio, delle cartolibrerie, ferramente, dove non c'è ricambio generazionale, - illustra Bartoletti -  le erboristerie aprono e chiudono. La nostra Provincia è in grande difficoltà per la cassa integrazione e la disoccupazione. C'è movimento tra le imprese che aprono e chiudono, ma il saldo è negativo e la sofferenza forte. Le imprese dei piccoli Comuni faticano di più a resistere perchè, ovviamente, il numero di potenziali clienti è maggiore nei capoluoghi. Ci sono esercizi commerciali che in certi Comuni non si trovano più: le specializzazioni, che erano la voce forte  del commercio degli anno '80 e '90, oggi in alcune realtà territoriali non pagano più e di conseguenza c'è questa moria”.

AMBULANTI - Il saldo è negativo anche per gli ambulanti, con una 40ina di aperture, ma circa 50 cessazioni: “Non è mai successo negli anni precedenti, quando il saldo attivo derivava da cessazioni storiche rimpiazzate da nuove aperture, sopratutto di extracomunitari. - ricostruisce Bartoletti -  C'è stato un arresto perchè la richiesta negli ultimi anni del certificato di regolarità contributiva da parte dell'Inps ha messo in crisi questi operatori, che evidentemente non potevano garantirla.  Così siamo arrivati al nocciolo del problema. Si è completamente bloccato, ad esempio, l'arrivo di operatori cinesi in questo settore”.

RISTORAZIONE E BAR – Per i ristoranti il saldo è negativo di 30 unità, di cui nessuna nei capoluoghi. Per i bar meno 33 unità (9 nei capoluoghi). “I bar denunciano tracollo delle colazioni, che evidentemente cominciano ad essere un costo un po' elevato per le famiglie; - continua la responsabile di Confesercenti Forlì -  si mantiene un po' di movimento per gli aperitivi, punto di aggregazione per i giovani.  In questa situazione sopravvive solo chi ha grande professionalità, capacità di innovazione continua e qualità dei prodotti. Non ci si inventa il mestiere”.

ABBIGLIAMENTO – “Per l'abbigliamento, con un saldo negativo di 12 unità, il trend si consolida: non è un dato disastroso, ma si tratta di un settore che secondo me calerà ancora. Anche quest'anno siamo in sofferenza. Nel territorio forlivese non ci sono grandi aperture”, prosegue Bartoletti.

ALIMENTARI E ORTOFRUTTA – Il saldo per le imprese alimentari al dettaglio si attesta su un saldo negativo di 13 unità. Meglio per l'ortofrutta con meno 5. “In questi due settori la grande distribuzione non dà qualità elevatissima, e la specializzazione un po' paga ancora. Certamente i numeri non sono positivi e possiamo solo sperare nella resistenza degli esercizi esistenti. Sull'ortofrutta c'è la fortissima e scorretta concorrenza dei farmer market, che non operano alla pari: spesso e volentieri, a parte piccola parte loro produzione, vanno a fare la spesa negli ingrossi dell'ortofrutta. Il prodotto a km zero è limitatissimo”, attacca Bartoletti in chiusura.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprese, situazione drammatica: “Moria nei piccoli Comuni, paga solo la professionalità”

ForlìToday è in caricamento