rotate-mobile
Economia

Imprese in provincia, una su quattro è donna

Nella nostra provincia un imprenditore su 4 è donna (3.346 su 13.353, dati CNA) impegnato nei servizi alla comunità (23%), benessere e sanità (16%), produzione (15%), alimentare (14%).

L’imprenditoria femminile continua a farsi spazio: malgrado la crisi, le difficoltà nel credito. Un bel segno da raccogliere e rilanciare. Da oltre vent’anni C a Impresa Donna offre tutti i supporti possibili, compatibilmente con i mezzi a disposizione per aiutare le imprese a progettare il loro domani. Nella nostra provincia un imprenditore su 4 è donna (3.346 su 13.353, dati Cna) impegnato nei servizi alla comunità (23%), benessere e sanità (16%), produzione (15%), alimentare (14%).

"Una recente inchiesta della Cna ha messo in luce le preoccupazioni congiunturali che le imprese di donne patiscono anche oggi - esordisce Elena Balsamini, presidente Cna Impresa donna Forlì-Cesena -. In pratica esiste solo una ricetta per dare loro aiuto. Una ricetta con due ingredienti: formazione e preparazione. A fronte di risorse veramente scarse. Come uscirne? Occorre da subito mettere in rete, e a sintesi, i pochi fondi nazionali e locali in questa direzione. È complicato, ma va fatto. Sul tappeto restano le esigenze di sempre: servizi per il welfare, una rete territoriale di sostegno alle imprese in grado di garantire supporti all’innovazione, maggior accesso al credito, semplificazione burocratica e governativa. Più fatti, più risorse, meno chiacchiere. Ovvero quel sano pragmatismo femminile che rende possibile il mettere in pratica le idee e il lavoro".

"Perché l’imprenditoria femminile rappresenta nella nostra provincia, e in Italia in generale, una certezza e una consapevolezza di forza e capacità, per una reale crescita economica del nostro territorio - evidenzia Balsamini -. Sono oltre 3000 le imprenditrici che si riconoscono in CNA Impresa Donna. Donne che sfidano i mercati, che puntano sulla qualità e tipicità della produzione. Donne che innovano, che fanno rete, che investono, nonostante le difficoltà conosciute di accesso al credito. Donne che esercitano mestieri che la società attribuisce agli uomini: guidano i taxi, i camion, sono sui cantieri edili, progettano impianti, lavorano nella meccanica di produzione".

Per Balsamini, "donne e imprenditrici, portatrici di valori che in questa giornata devono essere ricordati: l'etica, l'attenzione all'ambiente, alla sicurezza, alla legalità, ai valori del rispetto e della comprensione, sono gli aspetti che caratterizzano la gestione in rosa di tante imprese e sono quelli che le imprenditrici conoscono e devono continuare a valorizzare. E questo otto marzo, assume un aspetto fondamentale: quello di riconoscere e dare valore al ‘business etico’ delle imprenditrici, che da sempre sanno conciliare la loro vita con le esigenze dell'impresa, con  doti di adattabilità e organizzazione, caratteristiche indispensabili anche in questo momento per superare i momenti di crisi economica".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprese in provincia, una su quattro è donna

ForlìToday è in caricamento