Electrolux, confermati i 96 esuberi a Forlì: firmato l'accordo, maxi incentivo fino a 72mila euro per chi esce
"Sarà poi importante gettare le basi di una costante verifica sull’andamento dello stabilimento di Forlì", avvertono i sindacati
E' stato siglato l’accordo del gruppo Electrolux per la gestione degli esuberi annunciati nei mesi scorsi dalla multinazionale svedese di 222 unità per gli stabilimenti italiani del gruppo con i criteri della non opposizione e della volontarietà evitando così una possibile operazione diretta da parte dell’azienda e scongiurando ogni rischio di licenziamento dal piano di riorganizzazione e di riduzione che era stato annunciato nei mesi scorsi. Per lo stabilimento di Forlì gli esuberi dichiarati sono 96 suddivisi tra i 77 del personale di produzione e i 19 di quello impiegatizio.
"Il piano d’incentivi - entrano nel dettaglio Riccardo Zoli, Fabio Torelli e Valerio Garattoni, rispettivamente segretari di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil - prevede 3mila euro lordi per chi raggiunge i requisiti per la pensione senza l’utilizzo della disoccupazione, 12000 euro lordi per chi matura i requisiti della pensione entro un anno di Naspi, 25mila euro lordi per chi aggancia la pensione entro i 24 mesi di Naspi e 72mila euro lordi per chi non aggancerà i requisiti alla pensione. Un altro requisito importante è quello dell’età lavorativa dei dipendenti che lasceranno Electrolux di Forlì e che riguarderà solo chi ha un’anzianità lavorativa minima di 10 anni".
"Riteniamo come Fim-Fiom-Uilm Territorio di Forlì che questo accordo sia positivo in quanto scongiura azioni unilaterali da parte aziendale - affermano i sindacalisti -. Sarà poi importante gettare le basi di una costante verifica sull’andamento dello stabilimento di Forlì, nei prossimi mesi, sia in termini occupazionali che di ricorso agli ammortizzatori sociali, andando a monitorare l’andamento dei volumi e delle vendite dove il Budget previsto per il 2023 è di 1450000 pezzi". Nell’ incontro si è anche discusso del possibile investimento previsto per lo stabilimento di Solaro (Milano) sul quale le segreterie nazionali hanno posto alcune tematiche che verranno affrontate nell’incontro previsto per il 17 gennaio.